MOTOLOGY

Test Motology: HONDA CBR 600 RR

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Motology testa, su strada, la Honda CBR 600 RR

Honda CBR600RR: un grande classico della Casa di Tokio, la moto di serie più vincente mai prodotta, detentrice di molti successi nella combattutissima classe Supersport, nonché del totale consenso del pubblico di tutti i giorni … Mi avvicino a lei con dovuto rispetto, la guardo e mi piace con quella sua livrea ufficiale bianca-rossa e blu, davvero accattivante, e la scritta HRC che rende il tutto ancora più racing…bella e curata, come al solito.

All’avantreno trovo una forcella Showa a steli rovesciati, dischi da 310mm, pinze Tokico ad attacco radiale.

Il forcellone posteriore è una vera opera d’arte e i nuovi cerchi a 12 razze le conferiscono aggressività ed eleganza allo stesso tempo. Ci sono i catarifinfrangenti sulla forcella, un pochino antiestetici ma, sicuramente, utili.

Sulla Honda CBR 600 RR i progettisti hanno pensato ad un alloggio ospite passeggero con pedane poggiapiedi e sella sul codino posteriore, per la gioia di un’ eventuale fidanzata con cui condividere le emozioni in moto.

Mi siedo al posto di guida, ed eccolo di fronte a me, sulla piastra di sterzo, il famoso ammortizzatore di sterzo elettronico Honda, rivoluzionario, ormai onnipresente.

Giro la chiave. Il check mi piace, somiglia quello di un’auto, mi conforta e mi da l’idea che “tutto sia a posto”.

Esco dal garage ed i primi metri a passeggio in città, risultano molto piacevoli:  la posizione di guida della Honda CBR 600 RR non affatica eccessivamente, il motore è fluido e non recalcitra, l’erogazione è elastica ed il sound di scarico è decisamente pieno, ma per nulla fastidioso … fino a qui, mi sembra di guidare una moto di diversa categoria, non dico uno scooter, ma un modello leggermente più cittadino. La leva del cambio, di stampo turistico, è universale: prima di me questa moto è stata testata da una ragazza molto più bassa del sottoscritto, e non ha avuto alcun problema.

Fino a qui, tutto gradevolissimo, ma sono curioso di capire meglio…eccola lì la tangenziale! Mi ci infilo sicuro aprendo il gas come si conviene ad un mezzo del genere (si chiama RR) ,con il risultato che la supersport di casa Honda … cammina forte! Il passaggio di marce è immediato, il cambio lavora bene e preciso, l’erogazione del motore è lineare e costante al punto che non mi rendo conto d quanto effettivamente  io stia viaggiando!

Ad ogni sollecitazione l’ammortizzatore di sterzo lavora egregiamente; far sbacchettare l’avantreno è quasi impossibile, la moto rimane attaccata al suolo, come fosse su un binario.

Mi presento alla prima vera frenata un tantino “allegrotto”, pinzo con due dita e la Honda CBR 600 RR in dotazione frena composta, compostissima, con grande feeling e progressività. Nonostante questo modello sia sprovvisto del sistema elettronico ABS, il comportamento  in frenata risulta equilibrato e bilanciato. Merito anche della forcella Showa, ben tarata ed efficace nelle buche presenti sulla strada.

La sensazione di velocità, abbinata alla sicurezza, va a braccetto in ogni condizione io mi trovi.

Alcune strette ed invitanti curve mi provocano e provo ad osare … cerco il feeling in piega e la Honda CBR 600 RR mi risponde, assecondandomi agilmente: prevedibile ed amichevole, veloce e precisa malgrado l’asfalto non offra molto grip, la mia CBR mi avvisa fedele ad ogni perdita di aderenza, sia in accelerazione che in piega. Quando slitta, parte omogenea ed onesta: insomma a questa moto le si può dare del tu senza problemi! ;).

Guido sportivo non sentendo l’esigenza di un controllo di trazione o mappature  del motore più confortevoli.I giapponesi hanno deciso che la moto non ha bisogno di troppi orpelli e diavolerie, e io mi ci adatto, sicuro che la moto mi aiuti  alla grande! I 120 cavalli sprigionati da questo 4 cilindri in linea, non mettono mai in crisi il comportamento della ciclistica.

Nei cambi di direzione vado a spasso senza problemi, il telaio (di derivazione Honda RCV 211V MotoGP) è neutro, sportivo e composto  allo stesso tempo, ben educato, e le gomme lavorano senza stress eccessivo. Certo, io mi trovo in una strada pubblica e, ricordiamolo, è giusto divertirsi, ma senza esagerare. E questa Honda CBR 600RR me lo consente pienamente: che si vada in piega nelle curve in collina, oppure nel tratto urbano di tutti i giorni, lei obbedisce con stile e garbatezza, come nella tradizionale educazione giapponese, confermandosi sportiva e polivalente.

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