MOTOLOGY

Ad ogni motociclista la sua moto e la sua moda!

Fabio_Benazzi_Motology_1

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La moda, per i biker, dipende dalla moto scelta

Essere motociclisti, per molte persone, rappresenta un vero e proprio lifestyle. Uno stile di vita assolutamente privo di regole esterne o, qualora ce ne fossero, con “mentalità” aggiuntive inventate di sana pianta o ereditate da altri centauri, negli anni.

Un classico esempio del lifestyle motociclistico viene ripetutamente proposto in ogni stagione invernale, quando piove, fa freddo, nevica e soffia la bufera…”Ah, io sono un Vero Motociclista, uno di quelli con la M maiuscola …nonostante fuori dal garage ci sia uno Tsunami, io vado in giro in moto, altro che auto…quella è roba per finti motociclisti, per fighetti!…” Il soprannome di questi centauri è “Quattro stagioni”, proprio come la pizza. In ogni condizione climatica, pure con un calore da bomba atomica, li potete vedere in sella alla moto, di giorno e di notte.

Bè, se me lo consentite, direi che, quando nevica, io preferisco usare l’auto: non solo è calda, asciutta e confortevole, ma ci posso portare pure la fidanzata senza che questa si lamenti più di tanto, e posso anche ascoltare la mia musica preferita…tra l’altro, considerando il clima, risparmio pure sull’eventuale acquisto di medicinali, il che, non guasta!

Naturalmente, questa è una mia opinione personale e, devo ammeterlo, quando incrocio un motociclista che sfida la pioggia ed il vento, dentro di me, mi complimento con lui molto sinceramente.

Un altro tipico e gettonato esempio di motociclista incallito, è il modello “Harleysta“, o che dir si voglia. Non è detto, infatti, che gli appartenenti alla suddetta categoria posseggano o guidino una Harley Davidson, ma ci può andare vicino, presentandosi in giro con moto custom ed affini, che somiglino, perlopiù, al vero Easy Rider style, ovvero, il prototipo del motociclista non avvezzo alle mode altrui: tatuaggi di frutta & verdura pure sotto ai piedi, piercing sul corpo sparsi ovunque (credetemi, ovunque), motociclette nere e/o totalmente ridipinte con grafiche che spaziano dal proprio albero genealogico completo, ad una bellissima collezione di piccioni di Piazza Duomo, rappresentano il loro “non seguire la moda altrui”. Peccato, però, che questo atteggiamento sia sfociato in una moda vera e propria, che sfiora l’autentico feticismo…la cosa buona che questa categoria può vantare, è la costante presenza di una donna alloggiata sulla sella (rigorosamente in pelle, se non in pelo) delle moto rappresentate. Donne che, lo rammento, masticano cicche durante tutto il viaggio, non assillano il pilota oltremodo, limitandosi a rispondere con un “si” od un “no” alle domande più semplici e pure a quelle più complicate…Io ricordo pure un sonoro; “Anvedi quella come se veste,oh”, da parte di una succinta signorina, nei confronti di una sua rivale-collega in sella ad una moto evidentemente più volgarizzata della sua. Sì, perché, la rivalità, tra i motociclisti, è celata ma presente. Una sana rivalità, comunque.

Quella del mototurista, è una delle fazioni più utili presenti in giro. Personaggi, costoro, che, una volta acquistata la moto dei propri sogni (solitamente, modelli non inferiori ai 1200cc di cilindrata), si prodigano in scampagnate domenicali superiori alle 10 ore di durata ed agli 800 chilometri percorsi, rigorosamente entro i limiti del Codice della Strada, attraversano 3 stati con relative dogane (esistono ancora o ci sono solo in Svizzera?!).

L’abbigliamento, in questo caso, risulta sobrio ma efficiente: giubbotti in cordura antivento anche in estate, scarpa infortunistica, casco privo di grafiche e disegni particolari, anzi, probabilmente color grigio-topo e, dulcis in fundo, bauletto posteriore o borsoni laterali contenenti ogni tipo di suppellettile, dal salame nostrano, un kit di primo soccorso e, Il Sole 24 Ore e, l’immancabile, cartina geografica in scala 1:300, un vero e proprio must per il mototurista della domenica.

Che dire? Quando ne incrocerò uno, farò diverse cose: chiederò una fetta di salame, oppure, il riassunto dell’andamento della borsa di Tokio, informazione molto utile, in certi frangenti. Lo seguirò pure, perché, credetemi, non si perderà mai!

Lo smanettone, rappresenta la categoria di motociclisti, evidentemente appassionati, poco inclini al rispetto dei limiti di velocità ma, sicuramente, che sanno pilotare la moto meglio degli altri, in ogni frangente.

Colorati, dotati di abbigliamento tecnico di prim’ordine, con sotto al sedere moto curatissime e velocissime, non sfigurerebbero sulla griglia di partenza ad una gara di SuperBike… beh, magari, poi, i tempi sul giro non sarebbero esattamente gli stessi dei piloti professionisti, ma…dettagli, Signori, sono solo dettagli, questi!

Certo, ogni tanto, esagerano un pochino nella guida nel traffico cittadino, ma, devo dire, essi sono pure i più attenti in merito alla sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, sulle condizioni dell’asfalto, e delle strutture pubbliche ed i primi, credetemi, ad aiutare il prossimo in caso di necessità, che sia un amico motociclista  appartenente ad un’altra categoria od un camionista trasportante uova di struzzo freschissime.

Cosa manca? Chi manca? Ah, sì, ci sono pure i fuoristradisti, ossia, i motociclisti che, in sella a moto da cross, trial o enduro, scorrazzano per monti, campi, fiumi & deserti, oppure ovunque capiti, purché non sia asfaltato o con cartelli segnaletici.

Come si vestono non lo saprei dire con certezza, perché essi sono sempre sporchi di terra e fango, sicché non è facile distinguerne forme e colori. Posso solo consigliar loro una doccia o un motolavaggio, ma una cosa è certa: di tutti quante, questa è la rappresentanza che si gode maggiormente la natura sentendo sulla pelle, un grande senso di libertà.

Ebbene, per quanto io abbia scritto fino a qui, non saprei, anzi, non me la sento di di porre una mia preferenza in merito ad una categoria o ad un’altra. Non posso dire quale stile di vita sia migliore o peggiore, condivisibile o meno.

A Voi la scelta. Io, nel dubbio, interpreto ogni ruolo e situazione, sentendomi,sempre e comunque, un motociclista autentico.

Per Motology.it

Mirko TheMirk Colombi

 


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