MOTOLOGY

INTERVISTA A LUCA SALVADORI : ‘LA TOP10 E’ ALLA NOSTRA PORTATA’

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IL GIOVANE TALENTO DI CASA ALTHEA RACING SI RACCONTA IN ESCLUSIVA A MOTOLOGY DOPO LO SFORTUNATO ROUND DI MISANO

Quando le cose si mettono nel verso giusto basta un attimo.. e tutto cambia .
E’  questo che è successo a Misano Adriatico proprio pochi giorni fa a Luca Salvadori, pilota ventitreenne del Team Althea Racing di Genesio Bevilacqua .
Durante le qualifiche del sabato pomeriggio Luca è incappato in una caduta che lo ha messo KO per la domenica.
Il giovane pilota milanese è dovuto rimanere in disparte, a tifare per il compagno di squadra, con il rammarico di aver lasciato agli avversari una posizione di quelle che contano .
Luca però, gentile come sempre, si è messo a disposizione di Motology per raccontare a tutti voi, nostri amici e follower, il weekend ed i dettagli visti e vissuti da parte del pilota in questa lunga ed interessantissima intervista esclusiva .

Buona lettura !

 

Ciao Luca, il secondo weekend in casa non è andato esattamente come quello di Imola ..
Stop forzato a causa dell’infortunio rimediato in qualifica e poi anche una brutta influenza. Prima di parlare di risultati, vorrei sapere come stai..

Ciao Fede!
Diciamo che sto un pelo meglio, grazie.
Il piede sta un po’ migliorando però, essendo ancora rotto, mi devo fare ancora un mesetto tranquillo .

Dopo la corsa al medical centre e la visita in Clinica Mobile, con il tuo team avrai sicuramente analizzato la telemetria . Cosa è uscito dall’analisi dei dati? Da cosa è stato provocato l’incidente?

Dai dati è venuto fuori che non ho fatto assolutamente niente di diverso dal giro prima .
Nonostante mi abbiano detto che Massei ( ndr : caduto poco prima di lui ) non ha perso nulla dalla moto, né olio né altro, penso di essere salito su qualche detrito o su dello sporco .
Credo che questo abbia determinato la perdita di aderenza perchè come gas e inclinazione ero uguale al giro prima .

Sabato, pur avendo finito le qualifiche in netto anticipo, le cose stavano andando bene. Domenica però non sei stato dichiarato ‘fit’ per correre e hai dovuto seguire la gara da fuori .
Che gara ti saresti immaginato? E’ difficile parlare senza aver corso e senza aver testato le precise condizioni della pista ma, nel caso in cui il weekend fosse andato nel verso giusto, a quale risultato avresti puntato?

Fino a quel momento il weekend stava andando bene, nonostante qualche problema. Mi aspettavo di essere molto veloce perchè Misano mi piace molto e non ho mai avuto particolari problemi quando correvo in 600 .
Con il 1000 invece ho avuto qualche problema di saltellamento della moto. Avevo chattering dappertutto in staccata; il blipper, ovvero la scalata assistita, in alcune pista dà ancora problemi e deve essere messo a posto . Non essendo riuscito a sistemarlo, ho dovuto riutilizzare la frizione ed ho cambiato un po’ il mio stile di guida .

Mi son guardato un po’ la gara dopo essermi fatto male e penso che dalla mia posizione, vedendo il passo che hanno tenuto gli altri in gara, si poteva entrare sicuramente nei 10 e fare una bellissima gara, per centrare la Top10 per la terza volta,..da rookie non sarebbe stato male .

Il campionato ‘sprint’ della STK1000 è quasi giunto al termine; meno due gare e poi si parla già di 2016 .
Un solo ritiro per te, due piazzamenti in top10 ( ad Imola e Donington ) e due gare con risultati da metà classifica.
Sei contento di come sta andando questo 2015 da rookie? Qual’è il bilancio fino ad adesso?

Come dicevi tu questo è un campionato davvero corto.
Non è come nella MotoGP, Moto2 o Moto3, dove si hanno 18 gare e quindi si può fare un quadro generale dell’andamento di una stagione; queste gare sei che abbiamo fatto son davvero poche .

Contiamo che la prima gara era davvero il mio esordio, senza aver fatto test, e sono entrato subito a punti, quindi posso ritenermi soddisfatto.
Ad Assen stavo entrando nella top10, nella mia seconda gara, e mi poi sono ‘sparato’ per aria.. è stato assolutamente un mio errore ma il buon risultato era dietro l’angolo .

Ho concretizzato il mio potenziale di quest’anno, ovvero rimanere al passo dei primi 10, nelle prime 8/9 posizioni, nelle altre due gare e poi siamo arrivati a Misano dove fino al sabato tutto andava bene,..per poi finire con la cavolata che ho fatto in qualifica .

Avevamo chiacchierato a dicembre, dopo i tuoi primi test con la Panigale e l’avevi descritta con un solo aggettivo : “incredibile” .
Ora, dopo 6 round, con quale aggettivo la descriveresti? Quali sono i punti di forza di questa moto e quali quelli deboli (se ce ne sono) ?

Sì, di sicuro avendo fatto un solo test con la moto ad inizio campionato avevo una visione molto ristretta delle potenzialità, ma anche dei punti deboli della Panigale .

Ora, dopo aver fatto sei gare, posso dire senza dubbio che è una moto che va fortissimo, ma è difficile da affinare per togliere “l’ultimo secondo”.. che è quello che alla fine mi manca per essere davvero lì davanti .
Quando, poco a poco, stai prendendo la confidenza per arrivare a migliorare, ti porta a fare i vari high side che poi ti fanno ritornare al punto di partenza .

Bisogna un po’ capire come arrivare a migliorarsi senza essere così sempre impiccati ed al limite .
Vedo che Raffaele ci riesce ed poi è molto più efficace  .

Althea Racing dopo il ritorno di Niccolò Canepa conta 4 giovani e talentuosi italiani nel suo team .Tu condividi il box con Raffaele De Rosa, terzo in campionato e protagonista in ogni gara .
Ducati si dimostra sempre all’altezza di questa Coppa del Mondo stradominata dagli italiani .

A te, oltre all’esperienza (che a Raffaele sicuramente non manca) e un po’ di fortuna, cosa manca ancora?

Di sicuro a me rispetto a Raffa manca l’esperienza.
Una cosa che ho notato, è che è riuscito a adattarsi alla moto ma anche ad adattare il suo stile di guida alla Panigale in modo molto efficace e lo ha fatto molto in fretta.
Ha capito subito quali erano i suoi punti di forza da sfruttare ed ha saputo metterli in pratica sulla moto .

In primis io ho uno stile completamente diverso, quindi il confrontarmi con lui serve ma fino ad un certo punto.
Poi l’essere arrivato alle gare senza molti km sulle spalle è stato un po’ un handicap .

In più io sono uno molto emotivo: se vedo che non esce il tempo io piuttosto di mollare, lancio la moto contro il muro e quindi tendo a forzare un po’ troppo .
Proprio per questo sono sempre rimasto a quel secondo che non mi ha permesso di fare lo step di cui abbiamo bisogno .
Infatti spero di andare a girare un po’ quest’estate, per cercare di migliorare questo aspetto .

Una cosa della quale mi rendo conto quando guido insieme agli altri è che nell‘ingresso curva e in staccata sono alla pari dei piloti in Top5 .
Quello che invece mi manca davvero è l’uscita di curva, dove faccio molta fatica .
Con il mio modo di guida irruento, faccio lavorare troppo i controlli e non riesco a scaricare a terra tutta la potenza di cui dispone la moto.
Infatti sono consapevole di perdere sempre molto in prima, seconda e terza dove invece vedo che Raffa, quando guidiamo insieme, prende molti metri .

Quindi il mio problema è quello. Se riesco a mettere a posto l’uscita di curva, sfruttando tutta la potenza, penso di fare un buon passo in avanti .
Però questo aspetto si può solo migliorare macinando km e non nei weekend di gara, dove c’è sempre una grande pressione .

Lo scorso anno hai corso nell’europeo STK600 e quest’anno hai fatto il salto in STK1000 .
Quali sono le principali differenze che hai riscontrato in termini di preparazione alla gara ?

Sembra un controsenso ma quando correvo con la 600 mi stancavo molto di più.

Innanzitutto perchè avevo una preparazione a mio parere sbagliata ed in secondo luogo perchè la 600 era molto più impegnativa sotto il profilo mentale.
Con quella moto dovevi sempre stare attento a non far calare troppo i giri in curva e quindi essere sempre al limite .

Con la 1000 invece la guida è molto più spigolare quindi la percorrenza è un po’ più lenta e ti permette di riposarti un po’ di più . Bisogna fare solo delle grandi staccate, girarle in fretta e uscire ed aprire il prima possibile

Questo stile di guida è quello che mi si addice un po’ di più e mi fa stancare molto meno.
Di sicuro quest’anno mi son trovato molto meglio, quindi anche senza problemi, seppur ci siano dei giri di gara in più e le potenze molto maggiori .

Da ex pilota di STK600 cosa ne pensi del nuovo campione europeo Toprak Razgatlioglu ?

Toprak ha una velocità che è innata ma è anche stata costruita nel tempo da un maestro come Sofouglu: niente arriva per caso e, allenarsi con un maestro del genere tutti i giorni, fa sicuro la differenza .

La cosa che più mi stupisce di lui è la lucidità con la quale arriva a fine gara rispetto agli altri piloti .

Alla fine come prestazione pura anche i nostri portacolori come Rinaldi e Caricasulo, con il quale correvo l’anno scorso, vanno fortissimo, ma lui ha sempre la strategia pronta all’ultimo giro a differenza dei nostri che guidano “col cuore” .
Lui è freddo, calcolatore e negli ultimi giri sa dove e come può infilarli e quindi ha sempre in testa il modo in cui può vincere la gara..ed è sempre stato così alla fine .

Il campionato per voi della STK1000 riprenderà a Jerez a settembre per poi concludersi a Magny Cours ad ottobre .
Quale dei due circuiti preferisci?

Ah, di sicuro a me piacciono i circuiti dove vado forte!
Non ho una preferenza particolare in base al layout, ma comunque se devo sceglierne uno… direi Jerez perché mi piace di più come conformazione e posto .
Però, storicamente, son sempre andato meglio in Francia, a Magny Cours .

A Jerez è sempre molto caldo e c’è il problema con il grip dell’anteriore, si ha sempre la sensazione di stare sulle uova .

Spero solo che faccia un po’ più fresco del solito, per andare un po’ più tranquillo …

La pausa durerà circa 3 mesi e per fortuna hai tutto il tempo di recuperare dal brutto infortunio .
Come passerai questo periodo al di fuori dei circuiti? Solo allenamento o anche vacanze e relax per partire più carichi di prima?

Diciamo che io e i tempi di recupero non andiamo molto d’accordo perché quando mi hanno operato all’avambraccio, il giorno dopo ero a correre per allenarmi.
Questo piede sembra che migliori a vista d’occhio quindi penso che tra due settimane riuscirò a fare qualche partitella di calcio . .
A parte questo, forse andremo ad Imola a fare la gara a luglio..io lo spero però bisogna vedere un po’ i piani del team .
Probabilmente andrò via ad agosto tra Bodrum ed Ibiza,..ma senza esagerare troppo!
Poi però il piano è quello di tornare subito, a metà mese, per riprendere gli allenamenti in vista del round di settembre sperando di fare anche qualche test…

Io e tutta la squadra di Motology ti facciamo i più sinceri auguri di guarigione e un grande in bocca la lupo per la fine del campionato .

Crepi, grazie!
Ciao Motology e buone vacanze!

Crediti foto : Giandomenico Papello


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