MOTOLOGY

FOCUS ON LEON CAMIER

Nome: Leon Camier
Nazionalità: inglese
Luogo di nascita: Ashford, Kent (UK)
Data di nascita: 04 agosto 1986

Quest’anno corre nel mondiale World Superbike in sella alla Honda del team Red Bull Honda WorldSBK.

CARRIERA

Come per ogni pilota che si rispetti, l’amore per le moto è qualcosa di viscerale che inizia molto presto.

Così è stato anche per Leon Camier che inizia a correre nel campionato britannico grasstrack, dove vince la prima gara alla tenera età di 5 anni. Gli anni successivi conquista il titolo nella categoria 60 cm³, ed i tre anni successivi di quella di 100 cm³.

Nel 1998 passa alla velocità: vince il campionato britannico junior 80 cm³ e nel 1999 conquista il terzo posto nel British Aprilia Challenge. 

Per tre stagioni corre nel campionato inglese in 125, dove nel 2001 conquista il titolo.

Nel 2002 corre tre GP del motomondiale, dando via alla sua carriera internazionale.

Nel 2003 corre la sua stagione in 125 come pilota titolare; dopo 9 GP però non ottiene nessun piazzamento a punti e viene sostituito.

Nel 2004 torna così a correre nel campionato inglese, debuttando però in Supersport.

L’anno successivo vince il titolo con la Honda Padgetts, vincendo 4 gare e salendo 7 volte sul podio. 

Lo stesso anno è chiamato a correre la 8 ore di Suzuka dove termina la gara al quindicesimo posto.

Nel 2006 cambia team ma rimane in Superport: non si riconferma campione. Viene però chiaro a correre come wildcard nel mondiale Supersport a Branda Hatch, chiudendo la gara in decima posizione. 

Nel 2007 sale di categoria correndo nel BSB in Superbike. Giunge ottavo in classifica generale a fine stagione, buona prestazione considerando il terribile incidente occorso a Cadwell Park che gli è costato multiple fratture alla gamba.

Nel 2008 cambia team e moto, correndo con Airwaves Ducati su una 1098R. Chiude la stagione in Top5.

Nel 2009 continua con lo stesso team ma a bordo di una Yamaha YZF-R1.

In questa stagione conquista 19 gare su 26, con 22 podi totali. Il secondo classificato, James Ellison (suo compagno di squadra) vede un GAP punti superiore ai 136. 

Nello stesso anno viene chiamato a correre a Donington Park come wild card e come sostituto per Aprilia in altri due round.

Grazie alle ottime sensazioni e alla grande stagione corsa, Leon viene confermato nel 2010 nel mondiale Superbike da Aprilia Racing. 

L’inglese diventa pilota titolare; chiude la sua stagione con un dodicesimo posto in classifica generale che non gli rende giustizia. Infatti riesce a centrare il podio in tre occasioni, mentre è costretto a saltare tre round a causa di un infortunio allo scafoide.

L’anno successivo è confermato da Aprilia; l’anno procede come il precedente, con qualche attrito con il campano di squadra Max Biaggi. Chiude l’anno al settimo posto con 4 podi stagionali.

Nel 2012 inizia la collaborazione con Crescent Fixi Suzuki. Conquista un solo podio al Nurburgring.

L’anno successivo conquista un altro podio, nella gara di casa, ma a causa di un infortunio chiude la stagione in anticipo.

Nel 2014 dopo un brutto episodio di mercato, era pronto per il salto nel motomondiale ma, poco tempo prima dell’inizio del campionato IODA decide di tenere un solo pilota nel suo team.

La stagione che per Camier doveva essere la più devastante diventa la sua più grande possibilità di dimostrare al mondo il suo talento.

Viene chiamato a sostituire Sylvain Barrier in sella alla BMW S1000RR di Motorrad Italia, correndo nella Superbike classe EVO. 

Poi viene chiamato da Drive M7 Aspar a prendere la sella dell’infortunato Hayden.

Poi torna in Superbike a sostituire Claudio Corti in sella alla MV Agusta F4.

È forse proprio a Laguna Seca, in occasione del primo incontro fra MV e Camier che inizia un sodalizio che è durato per ben 3 stagioni. 

Nel primo anno conquista un importante quinta posizione. Nel mondiale è tredicesimo. 

L’anno dopo, ottiene un quarto posto come miglior posiIone per ben quattro gare. Chiude in Top10, in ottava piazza in classifica piloti. 

Le difficoltà di una F4 ormai vecchia rispetto alle altre moto viene, per quanto possibile, tamponata dal talento dell’inglese. 

Più di una volta si avvicina alla zona podio, senza mai riuscire a conquistarlo. Chiude l’anno con lo stesso monte punti e con lo stesso piazzamento.

Nel 2018, dopo tanti rumor la dopo la scomparsa di Hayden, Leon cambia team e corre con la Honda del team Red Bull Honda World SBK. 

L’inglese riesce subito a migliorare i risultati conquistati gli anni precedenti, e a far crescere una moto che con lo sviluppo sembrava ferma da un po’.

I primi risultati cominciano ad arrivare, ma a causa di un brutto incidente che conta la frattura di numerose costole, tutto si blocca. Leon salta tre round (Aragon, Assen ed Imola) e rientra con difficoltà a Donington. La sua stagione continua, fra alti e bassi. L’inglese doveva anche tornare a correre alla 8 ore di Suzuka ma, a causa di nascita incidente durante i test in preparazione della corsa, ha dovuto lasciare il suo posto a Patrick Jacobsen.

 


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