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Mondiale SBK: calendario 2014
- Updated: 17 Febbraio 2014
Al via la stagione SBK 2014 con tante novità in termini di regolamento, piloti e circuiti
Per chi pensa che la prossima, imminente, stagione 2014 del Campionato Mondiale Superbike, sarà una “annata di transito”, a causa di regolamenti tecnici ancor ambigui e non definitivi, noi di Motology suggeriamo, invece, di concentrarsi e godersi del sicuro spettacolo che la SBK 2014 saprà offrire.
I motivi di interesse, saranno molteplici: Il ritorno della Ducati in forma ufficiale, nuovi ed emergenti piloti tra i protagonisti, nuovi team e moto coinvolte, in questo pazzo ed unico mondiale SBK, il quale, dalla sua prima edizione, ci ha incollati con gli occhi sgranati di fronte alla tv.
I più fortunati, o meglio, i più determinati, potranno assistere alle gare direttamente in circuito; oltre ad udire suoni ed ammirare sorpassi, gli spettatori potranno stare a contatto con i piloti, chiedendo loro una foto, un autografo o per un puro e semplice saluto.
Il contatto tra corridori e la folla, è sempre stata una prerogativa SBK, speriamo, quindi, che lo zampino della Dorna, non sia con le unghie eccessivamente affilate.
Il primo week di gare si consumerà nello splendido, difficilissimo e scenografico circuito di Phillip Island, Australia del Sud, un anfiteatro fantastico, un anello di asfalto che si snoda in una bellissima isola, in mezzo al mar di Tasmania.
In questo tracciato, le doti di pilotaggio, teoricamente, dovrebbero prevalere sulla importanza del mezzo meccanico. Lunghe ed infinite curve, scollinamenti e velocità medie altissime, la fanno da padrone. Nella moto, la caratteristica importante, è rappresentata nella precisione di guida in traiettoria, nonché, di una capacità del veicolo di preservare le gomme, specialmente la spalla sinistra, a dura prova per infiniti secondi, nei curvoni più suggestivi della SBK.
Dopo più di un mese di (inspiegabile) pausa, in tutto il mese di marzo, la SBK approderà in Europa a metà aprile, nel circuito spagnolo di Aragon. In questa pista, l’assetto della moto è fondamentale, preferibilmente approntato sull’agilità, e le frenate decise non mancano. Strana caratteristica: essendo un tracciato su cui gareggia anche il Motomondiale, onde evitare pericolosi paragoni cronometrici tra le due differenti categorie, “qualcuno” ha ben pensato di modificare l’ultima lunga curva sinistrorsa prima del traguardo, realizzando una lentissima ed insidiosa serie di stretti tornanti, in cui il pilota non può prevalere, a meno che egli non sfrutti e rischi una poderosa staccata in fondo al rettilineo che la precede.
27 aprile, terzo round…l piloti della SBK, come ogni anno, si sfideranno ad Assen, in Olanda. Quella che era considerata la “Università delle due ruote”, imponeva una guida fluida, ritmata, precisa. Sbagliare una traiettoria, significava compromettere almeno mezzo giro di pista…questo, prima che le noiosissime e, forse inutili, modifiche al disegno del tracciato, lo rendessero decisamente più semplice e meno selettivo di quanto lo fosse prima.
Un occhio sempre al cielo, lì il meteo è davvero inclemente, ed uno alle straripanti e festanti tribune; il pubblico nordico, infatti, ogni anno, accoglie la SBK con calore e passione, raggiungendo il motodromo in sella ai propri gioielli, parcheggiati con precisione negli infiniti prati olandesi.
Imola, sarà il teatro del primo dei due circuiti italiani del Mondiale Superbike.
Tracciato storico, mitico, I’Enzo e Dino Ferrari, non necessita di grande presentazioni…qui il pilota, se vuole primeggiare, deve avere il cosiddetto “pelo sullo stomaco”, perché curve cieche, discese e salite, frenate a moto inclinata, abbondando nel circuito di casa nostra, arricchito da una passione senza confini . Dalle colline, si possono ammirare varie zone della pista, e la conformazione morfologica del territorio, offre un eco pazzesco per chi ama i sound dei motori SBK.
L’ultima settimana di maggio, porterà team, piloti ed addetti ai lavori a Donington, Inghillterra. Altro circuito storico, il primo assoluto della storia SBK, difficile, emozionante.
Situato vicino ad un aeroporto, il Donington Circuit, mette a dura prova i corridori, grazie alla sua serie di curve in discesa, in cui la precisione chirurgica è d’obbligo, in cui è possibile effettuare un buon numero di sorpassi, grazie anche alla presenza di larghe vie di fuga, che infondono sicurezza ai piloti, sempre con il coltello tra i denti. Il pubblico qui è molto competente: in Inghilterra, la storia dei motori vige da sempre, e la SBK viene preferita, spesso, ad altri sport teoricamente più popolari.
Sepang, Malesia, 8 giugno. Novità assoluta per la SBK, ereditato o preso a prestito dal Motomondiale, quello malese è un tracciato molto vario, in cui sono presenti curve lente e veloci, lunghi rettilinei e forti staccate. Banco prova ideale per ogni moto, grazie anche ad un clima prevalentemente caldo, a volte troppo, i piloti dovranno affrontare proprio la problematica della temperatura dell’aria, unita a grande umidità. Le moto tendono a scivolare ed i corridori perdono molti liquidi dal corpo.
Ultimo weekend di giugno e tutti a Misano, Emilia Romagna.
Il circuito dedicato a Marco Simoncelli, nato proprio a due passi dalla pista, è molto divertente, piatto ma difficile, in cui serve avere una moto pronta in accelerazione ed una buona preparazione fisica, poiché, anche qui, il caldo si fa sempre sentire. Il pubblico, prima e dopo la gara, ha la fortuna di potersi concedere un tuffo nel mare Adriatico, a pochi metri dall’autodromo.
Portimao, nella prima domenica di luglio, vedrà i piloti SBK sfidarsi in quello che è considerato, da molti, il tracciato più spettacolare di tutto il calendario 2014.
Salite, discese, scollini, frenate secche ed accelerazioni brucianti, mettono le moto a dura prova, per non parlare dei piloti ai quali, oltre a doti velocistiche, viene pretesa anche una ottima preparazione atletica: diversi giri al limite impongono resistenza e concentrazione assolute.
Dopo il Portogallo, tutti imbarcati sull’aereo, si parte per Laguna Seca, California, nel deserto del Mojave.
Qui sono nate le vere SBK, grazie al campionato AMA Superbike, storica categoria in cui era sufficiente presentarsi con la propria moto di serie, rimuovere targa, fanali e frecce, montare una tabella portanumero, e sfidare gli altri velocissimi piloti.
Luogo di grande fascino e passione, il circuito californiano può raccontare storie di duelli tra piloti che hanno segnato la storia della SBK. Kocinski, Chili, Vermeulen, hanno avuto le loro buone difficoltà, contro le esperte wild card americane.
Tra il pubblico, oltre ad un paddock ruspante ed aperto a tutti, molti improvvisati cuochi di carne alla brace. Il barbecue, da quelle parti, è un vero e proprio rituale, oltre ai motori della SBK.
Si ritorna in Europa, a Jerez de la Frontera. Circuito protagonista del Motomondiale, anche tra le derivate di serie, offre spettacoli e grandi gare. Luogo di test invernali e presentazioni di moto nuove, l’assetto del veicolo, deve essere davvero a punto. Quasi tutte le squadre girano molto a Jerez, trovando sempre soluzioni nuove ed ideali, volte ad abbattere i tempi sul giro.
Il pubblico spagnolo è una vera torcida. Paragonabile ad una Plaza de Toro, i piloti locali, possono contare sul cosiddetto “dodicesimo uomo in campo”, dato che in Spagna, le gare di moto, sono sentite e seguite quasi quanto il calcio.
Ad agosto che si fa? Vacanza, oseremmo dire. E speriamo, da alcuni punti di vista. Certo, una vacanza corredata da una gara di moto, sarebbe l’ideale, ma si dovrà attendere fino al 21 settembre, per la gara SBK in Russia, luogo fortemente voluto da sponsor ed organizzatori.
Sul tracciato, non molto da dire. Piatto, con pochi punti in cui “fare la differenza”, l’unico vero problema, potrebbe essere rappresentato dal clima, terribile in Russia praticamente sempre.
La scorsa edizione, la gara russa, ci ha portato via il nostro Andrea Antonelli, coinvolto in un fatale incidente della gara Supersport, in cui le condizioni meteo, sono state maledettamente complici. La SBK ricorderà il nostro pilota con grande affetto, esponendo il suo numero di gara, l’8, nel paddock e nelle tribune.
Magny Cours, bellissimo impianto francese, sempre pieno zeppo di pubblico, ospiterà l’ultima gara SBK europea della stagione 2014. Molti campionati furono decisi qui, all’ultima curva dell’ultimo giro! Quest’anno, speriamo tutti non avvenga ciò perché, dopo questo appuntamento datato 5 ottobre, si riprenderà l’aereo per tornare in Sud Africa, dopo diversi anni, purtroppo non nel bellissimo circuito di Kyalami, bensì, al Phakisa Freeway, novità per tutti, moto e piloti.
Sicuramente, troveremo il sole, laggiù. Alcune curve, sono dedicate al nostro Franco Uncini, ma il Campione del Mondo 500 1982, non ci ha mai corso nel nuovo tracciato Sudafricano….chissà!
Il calendario ufficiale SBK prevede anche una ultima gara in data 2 novembre ma, al momento, non è stata ancora assegnato, né comunicato, il papabile tracciato in cui la SBK 2014 andrà, eventualmente, a correre.
La lista dei circuiti possibili, è abbastanza lunga, noi ci mettiamo, sognando, la pista di Monza, grande assente di questo calendario SBK iridato.
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