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RST SUPERBIKE RACE DUNLOP “PER ME, PER DAN PER IL TEAM”
- Updated: 2 Giugno 2018

DUNLOP VINCE LA RST SUPERBIKE RACE, HARRISON NUOVO RECORD SUL GIRO
Finalmente è arrivato il giorno della RST Superbike Race che ha dato il via all’inizio delle gare del Tourist Trophy 2018.
Un’atmosfera ancora surreale, si è intuito dal tweet di ieri sera di Paul Phillips, il capo dell’organizzazione “fine della settimana di prove, che ricorderò per i motivi sbagliati”. Ma the show must go on cantavano i Queen, i piloti sono i primi a volere che ciò accada.
La nebbia sul tratto di montagna ha portato Gary Thompson, Clerck of Course, a posticipare l’inizio del programma odierno di 30 minuti. Un incidente stradale a Gutherie’s ha lasciato dell’olio sul manto stradale. Alle 11.20 locali annunciati altri 30 minuti di ritardo, causa nuvole sul tratto in approccio del 32° miglio, a Brandywell.
Alle 11.11 locali l’inno inglese, seguito dall’inno mannese ha dato ufficialmente il via all’inizio.
Come dicevo una giornata che porta ancora i postumi di mercoledì sera. Michael Micko Sweeney ieri sera, con un posto su Facebook ha annunciato che non avrebbe preso parte alla gara odierna. La sua mente non è al 100% concentrata, Dan non era stato solo suo compagno di squadra nel 2014, Dan era suo amico. Decisione assolutamente migliore da prendere.
Non prende il via Mike Norbury, l’interruzione di ieri non gli ha permesso di coprire il numero di giri necessario per potersi qualificare per la gara. Un vero peccato per il giovane talento di Manchester, che potrà rifarsi nelle gare Monster Energy Supersport e PokerStarts Senior TT.
Prima dell’inizio della gara l’emozionante parade lap di John McGuinness in sella alla Norton. Nonostante l’infortunio, come lo scorso comunque presente. Grande emozione al via, paragonabile al via di gara. Un lungo applauso al suo rientro, con i volti stupiti per la stima di 115mph di media per lui!
Al via Conor Cummins, onorato di scendere per primo sul tracciato di casa, come da tradizione i primi venti seguono il numero sul cupolino. Sei giri che alla fine saranno caratterizzati da un misto di emozioni.
Primo giro. Dean Harrison si porta al comando, seguito da Michael Dunlop, Peter Hickman, James Hillier e Conor Cummins. Subito è chiaro che Harrison abbia un passo gara impressionante, segna il record in ogni settore, anche se lo speed trap di Sulby dice Hickman 194mph, per lui “solo” 192.8mph. Hickman risale in terza posizione, scavalcando Hillier. Al rilevamento di Bungalow però terzo Cummins, quarto Hillier e solo quinto Hickman.
Dean Harrison conclude il primo giro segnando il nuovo record sul giro: 134.432mph!!! Giro concluso in 16 minuti e 50.384 secondi. Incredibile record, se ricordiamo che si tratta di una media segnata con partenza da fermo! Secondo Michael Dunlop, 132.942mph per lui, in ritardo di 11.316s dalla vetta. Conor Cummins terzo, 131.763mph per lui, seguito da James Hillier (131.763mph) e David Johnson, Gary Johnson, Michael Rutter, Josh Brookes, Peter Hickman.
Il primo giro vede il ritiro di Hickman in pitlane, un vero peccato perdere uno dei suoi protagonisti. Ritiro a Sulby Bridge per Mark Parrett, mentre Mark Goodingssi ritira a Creg-ny-baa (uno dei passaggi iconici del TT). Scorrendo la classifica Stefano Bonetti chiude il primo giro in 123.783mph, Paul Jordan in 120.0468mph,Tom Weeden 105.0879mph, Josh Daley 119.5325mph (nuovo personal best). Guardando i newcomer quest’anno tre grandi piloti, possiamo già dirlo. PurtroppoAdam Lyon si ritira a Parliament Square, dopo aver mostrato un bel passo gara in questa settimana. Davey Todd gira in 126.2682mph , questo fa di lui il terzo newcomer più veloce nella storia del TT, alle spalle di Hickman e Brookes! David Jackson in 120.0468mph!
Secondo giro. Ancora Harrison al comando, incrementando il vantaggio su Dunlop. La classifica resta invariata, mentre ci si prepara al primo pit stop. Dean Harrisonconclude il secondo giro “più lentamente”, 134.180mph questa volta, mentre Michael Dunlop con 133.513mph è in ritardo di 16.379s. terzo Conor Cummins con132.589mph.
Si entra in pit lane per i rifornimenti, perfetti da parte di ogni team. Nel corso del secondo giro ritiro a Ballacraine per Paul Jordan, mentre si ritira ai pit Daniel Cooper.
Terzo giro. Ancora una volta Harrison impone il suo ritmo, Dunlop può solo cercare di contenere il ritardo, mentre perde Cummins, che riesce però a gestire Hillier che lo segue. Grazie ai rifornimenti Harisson è anche il leader on the road, fin da Glen Helen. Il terzo passaggio vede medie sul giro più lente, viene considerato il rifornimento. Si ritira a Sarah’s cottage Gary Johnson, un vero peccato perché si trovava in sesta posizione. Ritiro in pitlane per sia per Ian Lougher che per il francese Fabrice Miguet.
La classifica vede ancora Dean Harrison, Michael Dunlop, Conor Cummins, James Hillier. Decima posizione per Ivan Lintin.
Quarto giro. Mentre Harrison comanda Dunlop riduce il ritardo, poco sopra i nove secondi al passaggio di Glen Helen, poco sopra i quattro secondi e mezzo aBallaugh. Ma a Ramsey il disastro. Manca infatti Dean Harrison. Per Dean un problema al cambio, che lo costringe al ritiro a Sulby crossroad. Michael Dunlopdiventa il leader della gara, a questo punto per lui si tratta di gestire il vantaggio che ha nei confronti di Conor Cummins e James Hillier.
Sul traguardo Michael Dunlop segna 133.240mph, 16 minuti 59.42s per completare il giro. Secondo Conor Cummins in 131.836mph, a +40.386s, terzo James Hillier (131.153mph) a 21.059s da Cummins.
Questo giro vede altri ritiri. Govenors bridge è il teatro del ritiro di Ian Hutchinson, Signpost corner vede saltare la gara Daley Mathison. Ritiro ai pit per Andy Dudgeon.
Quinto giro. La gara è ormai segnata, Dunlop amministra il vantaggio. Alle sue spalle stabili Cummins ed Hillier, ai piedi del podio uno straordinario David Johnson, seguito da Michael Rutter, Lee Johnston ed Ivan Lintin.
Subito a Ballaugh Bridge il ritiro di Brian McCormack, che posta un selfie su Facebook, per tranquillizzare i suoi sostenitori. Mentre gli altri entrano in pitlane per effettuare l’ultimo rifornimento.
Sesto giro. Le ultime 37 miglia hanno un sapore dolceamaro. Dal passaggio a Ramsey di Dunlop si inizia a sussurrare “go win for Dan”, anche i commentatori diManx Radio non nascondono l’emozione che questa gara porta con sé.
Michael Dunlop vince la RST Superbike Race. Per lui nuovo record di gara : 1h 44m e 13.398s. visibilmente emozionato all’arrivo, al microfono di Chris Kinleyafferma “lo abbiamo fatto per Dan, per il team per me. Spero la famiglia abbia conforto”. Parole le sue che assumono un particolar significato e valore. SecondoConor Cummins, avere lui sul podio, un altro local man, è altrettanto emozionante. Anche lui afferma “Questa è stata una settimana particolare per il paddock, per tutta l’Isola di Man”. Terzo posto per James Hillier, che ancora una volta si conferma uno dei piloti più consistenti sul Mountain Course, comunque emozionato anche lui.
Nessun festeggiamento sul podio, i volti dei presenti parlano chiaro.
Guadando la classifica finale un applauso a David Johnson quarto, seguito da Michael Rutter, Lee Johnston, Martin Jessopp, Ivan Lintin, Phillip Crowe e Josh Brookes.
Sedicesimo posto per Davey Todd, che segue Derek Sheils (suo compagno di squadra nelle National irlandesi) e Derek McGee
Diciannovesimo Stefano Bonetti, che nel primo giro ha segnato il suo nuovo record personale, complimenti, se pensiamo che la Superbike non è la classe sulla qual punta di solito.
Ventisettesimo David Jackson, esordio che merita mille applausi anche il suo. Il suo compagno di squadra, Rhys Harstisy trentaquattresimo ha investito un uccello kamikaze al primo, direttamente con il casco, quindi fino al pit stop non aveva un’ottima visibilità!
Qui l’ordine di arrivo completo della RST Superbike Race.
Credits Luca Croydon Photography che ringraziamo.
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