MOTOLOGY

A VILLA MARINA PRESENTATO IL TOURIST TROPHY 2018

VILLA MARINA OSPITA I PROTAGONISTI DEL TT

Come consuetudine la cornice di Villa Marina,a Douglas, ha ospitato la presentazione del TT 2018.

Al solito la presentazione inizia, per i piloti, già al mattino, con il loro arrivo ed i primi incontri con la stampa. Come l’anno scorso a presentare la serata Matt Roberts, volto noto sulla TV inglese, poiché commenta sia il WSBK che il BSB. Accanto a lui Dave Moore, esperto conoscitore di tutto ciò che riguarda i motori.

Procedendo in ordine, la serata è stata aperta da una serie di filmati che hanno ripercorso i momenti più emozionanti dell’edizione passata. Subito viene annunciata l’assenza di due colonne delle road race moderne. Bruce Anstey, causa un non ben specificato infortunio. Purtroppo Michael Rutter manca poiché il padre, Tony, non sta molto bene.

Il palco però diventa subito casa per i piloti. Il primo a salire è Peter Hickman, come sempre spigliato. Rompe subito il ghiaccio domandando come mai non siano seduti tutti vicini. Nel ripercorrere il 2017 conferma di essersi trovato a suo agio con ogni moto, pertanto nessun cambiamento quest’anno. Conferma di essere sempre molto rilassato, se pensa che al suo primo giro in assoluto non ha risparmiato un’impennata lungo Glencrutchery Road. Ma dà la colpa a Milky Quale per questo, lui lo seguiva.

Lo segue Dan Kneen, il pilota di casa, più timido del solito, ha ripercorso l’ultimo anno. Quando da che aveva solo la sua Superstock è giunto l’accordo con Rico Penzkofer, quindi il suo primo podio al TT. L’Ulster GP con Tyco BMW è stato una grande occasione per lui. Ieri hanno provato a Donington Park e la fiducia nell’avere una swusdra che lavora con e per lui è molta.

Salgono quindi sul palco due specialisti della classe Lightweight, Martin Jessopp ed Ivan Lintin. Si scherza sul fatto che questa mattina tutti i piloti fossero assonnati. Lintin ci tiene a precisare di aver fatto il turno di notte e di essere andato direttamente in aeroporto.

Nel guardare al 2017 Jessopp pensa subito all’ultimo giro del Senior, dove ha guidato al suo meglio ed ha girato oltre le 130mph. Pur puntando, come tutti, alla vittoria in sella alla big bike, al momento il primo obiettivo è la Lightweight Race. Anche per lui nessun cambio di moto.

Lintin, anche lui si concentrerà sulla Lightweight Race, che lo ha già visto trionfare nel 2015 e 2016. A riguardo dice “non si percorrono molti giri nelle prove, fino all’ultimo non è mai chiaro chi abbia un buon pacchetto per puntare al podio”. Ovviamente l’obiettivo è tornare sul gradino più alto del podio, consapevole che ogni volta che ci si lancia verso Bray Hill p diversa dalla precedente.

Sale sul palco l’altro pilota di casa, il mannese più veloce sul Mountain Course, Conor Cummins. Sempre molto gentile ma nello stesso tempo appassionato. Senza giri di parole spiega di non aver effettuato alcun test, se non a Jurby, poiché il team non ha il budget per affrontare trasferte al caldo. Sarà presente al secondo e terzo round del BSB. In prospettiva futura però si dichiara assolutamente fiducioso, conosce bene la squadra e ciò di cui sono capaci. Lo scorso anno non era al massimo della forma fisica, il team dopo il TT gli ha dato tempo per riprendersi. L’Ulster GP è andato come previsto, e sperato.  Una nota ha aiutato Davey Todd, che si trova sull’isola, per il suo debutto sul Mountain Course. Conclude dicendo una frase emblematica “per favore non escludetemi dalla vittoria in qualsiasi gara, non c’è nessuno che voglia vincere più di me”.

È il momento del pilota più veloce al mondo, e dalla parlantina altrettanto veloce: Dean Harrison. Al solito non si smentisce ed intrattiene il pubblico, distraendo e sviando le domande. Come avevamo intuito la decisione di partecipare al BSB è stata presa con l’obiettivo la vittoria in sella alla superbike. Spende ottime parole sul team, come già Cummins spiega come sia importante far parte di una squadra che sia a conduzione famigliare, per questo motivo non andrebbe da nessuna altra parte. Matt Roberts prova a chiedergli se abbia mai pensato ai sidecars, suo padre partecipa al TT in questa categoria. Esilarante la risposta, “beh ci abbiamo provato io e Lee (Johnston) l’anno scorso durante il Classic, su a Jurby, non è andata molto bene, siamo finiti in ospedale, magari no. Mi piace guardare le gare, sono un grande fan, ma solo questo”.

Come accade negli ultimi anni non si perde l’occasione di fare la battuta su Johnson and Johnson e sul palco salgono Gary Johnson e David Johnson (i due non sono parenti, il primo è del Lincolshire il secondo australiano). Con Gaz sul palco le risate sono assicurate. Nel guardare al 2017, corso con il proprio team, esclama candidamente “ho pensato non sarà così difficile, penso che anche uno stupido del Linconlshire ce la possa fare…beh per fortuna quest’anno sono di nuovo con RAF!”.

Anche Davo non ha perso la sua parlantina, alla domanda come siano andati i test ieri a Donington Park risponde ridendo “bene, vedi questo sorriso?è una paresi, sono ancora congelato!” Alla domadna su come si siano avvicinati al TT rispondono in maniera diversa. Gaz guadarva Guy in tv ed ha 25 ha pensato di doverlo fare anche lui, non si è mai pentito. Davo invece “devi sapere che io provengo dagli short circuit, nel 2007 ero qui e Cameron Donald mi chiese allora? Lo farai. Gli ho risposto ma va*f***** no! E invece..” Entrambi i piloti sono fiduciosi dei rispettivi team, pronti ad affrontare nuovamente il Mountain Course.

È il momento di vedere sul palco James Hillier. Anche nel suo caso prosegue il lavoro con il team, a tal proposito afferma “abbiamo un lavoro in sospeso, né io né la squadra cerchiamo altre opzioni perché è insieme che dobbiamo vincere. Un giorno mi guarderò indietro e lo farò consapevole di aver vinto con loro. In questo momento non ho più motivi per non essere sul gradino più alto del podio”. Anche James è nel club dei piloti assonnati, non è abituati alla sveglia presto.

È il momento di avere sul palco gli specialisti delle tre ruote, i fratelli Birchall, Dan Sayle e Dave Molineaux.

Tornati alle due ruote è il momento del duo Norton: John McGuinness e Josh Brookes. È una serata importante per John, spiega che questa sia la prima volta senza stampelle, al mattino è stata la prima volta in sella ad una moto dall’incidente. Non ci sono motivi però per cui non debba essere al via a maggio.

Molte parole di sostegno ad Hutchinson, ancora in fase di riabilitazione. Il suo compagno di squadra, che sfoggia dei baffi ben curati, si dichiara entusiasta di avere un compagno di squadra come John, che possa spronarlo. Sulla sua vittoria al Classic TT dell’anno scorso dice “quando si tratta di corse su strada non mi do degli obiettivi, accetto qualsiasi risultato”.

C’è da dire che appena saliti sul palco l’argomento sono stati proprio i baffi di Josh, che ha spiegato che ha rasato la barba quando ha chiesto alla fidanzata Aimie di sposarlo, McGuinness con nonchalance guarda nella direzione della ragazze ed esclama “e sei ancora convinta?”.

È il momento di una altro duo molto atteso, Lee Johnston e Ian Hutchinson. Quest’ultimo, The Miracle Man, cammina ancora con l’ausilio delle stampelle. Ammette che la riabilitazione sta andando lentamente rispetto al previsto e, con non poca disapprovazione, ammette di non avere idea se sarà al via. È un Hutchy umano quello che si vede sul palco, ma nella stesso tempo forte e determinato. “Ho trascorso gli ultimi sette anni con la gabbia alla gamba ed ho vinto otto TT” la determinazione non gli manca. Molto felice e sorridente, più del solito, Johnston, che fra qualche settimana diventerà padre per la prima volta. Non casca nel tranello sulla domanda cosa pensi del team, nonostante ciò che successo l’anno scorso, liquida tutto così “perché? cos’è successo l’anno scorso? Se ne è parlato così tanto solo perché c’erano coinvolti due nomi importanti, McGuiness e Martin, lui è bravo in altro”.

Chiude la serata Michael Dunlop, che nel tardo pomeriggio aveva annunciato l’ingaggio di John McGuinness per le Monster Energy Supersport Races. Tutti si aspettano però un altro annuncio da parte sua, quello sulla classe superbike. Senza troppi problemi, sempre come se si trovasse lì per caso afferma “non ho una moto al momento, vedremo, ci sono alcune opzioni, anzi se qualcuno me ne può offrire una mi faccia sapere. O magari lavoro io su una stock, tanto posso vincere lo stesso”.

Questi sono stati i momenti salienti, sulla nostra pagine trovate il link per rivedere la serata!

Non ci resta che aspettare il via e ricordate che mancano 64 giorni!!!

Credits iomtt.com


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