MOTOLOGY

TOURIST TROPHY 2013: QUATERNA MICHAEL DUNLOP NELLA MONSTER ENERGY SUPERSPORT RACE 2

Quattro su quattro per Michael Dunlop

Quattro su quattro per Michael Dunlop

TOURIST TROPHY 2013: INARRESTABILE MICHAEL DUNLOP, NIENTE Può FARE BRUCE ANSTEY, TERZO JOHN McGUINNESS

Mercoledì 5 giugno: quarta gara per le due ruote al TT e per la quarta volta è Michael Dunlop a trionfare dopo un duello con Bruce Anstey, che quest’oggi sembrava veramente poter mettere il proprio nome in cima alla classifica. “Solo” terzo John McGuinness, giunto sul podio ai danni del maggiore dei fratelli Dunlop, William. Ancora bene James Hillier e Dean Harrison; ennesimo problema per Guy Martin, nonostante le modifiche fatta alla sua GXR dopo la gara di lunedì; solo decimo Conor Cummis. Dopo aver vissuto la settimana di prove con condizioni meteo instabi e sfavorevoli il sole la fa da padrone sull’Isola di Man anche oggi, partiti con 15 minuti di ritardo, ecco quanto successo nel corso dei quattro giri previsti.

Partenza. Il primo ad lanciarsi alla volta di Glencrutchery road è sempre James Hillier seguito da Cameron Donald, John McGuinness, Guy Martin,Bruce Anstey, Michael Dunlop, Gary Johnson, Dan Stewart, Conor Cummins e William Dunlop. Al rilevamento di Glen Helen la Kawasaki #1 segna la velocità di 126.2048mph ma è Bruce Anstey e la sua Honda HM Plant by Padgetts a mettersi al comando della gara con 127.8652mph, alle sue spalle i fratelli Dunlop con Michael attardato di 0.436s e William a +1.6660s; chiudono la top ten James Hillier, John McGuinness, Dean Harrison, Gary Johnson, Cameron Donald, Guy Martin, Conor Cummins.

Rilevamento di Ballaugh, la classifica si modifica subito con McGuinness che sorpassa Hillier e Martin che ha la meglio sulla MV Agusta di Gary Johnson  by Valmoto e sulla Honda by Wilson Craig Racing di Cameron Donald, ma soprattutto cambia il leader della corsa! Michael Dunlop ha la meglio sul “kiwi” Anstey e si porta in testa. Così la top ten: M. Dunlop (133.5721mph), B. Anstey (+0.154s), W. Dunlop (+0.546s) a seguire J. McGuinness, J. Hillier, Dean Harrison, Guy Martin, Gary Johnson, Cameron Donald, Conor Cummins.  Lo speed trap di Sulby dice 171.6mph per Hillier e Anstey.

Passaggio di Ramsey, ancora cambiamenti in classifica, Guy Martin risale e si porta al quinto posto ai danni di Hillier, perde terreno William Dunlop, ma invariato il resto delle posizioni. M. Dunlop (138.1864mph), B. Anstey (+0.718s), W. Dunlop (+3.361s) a seguire J. McGuinness, Guy Martin, J. Hillier, Dean Harrison, Gary Johnson, Cameron Donald, Conor Cummins. Situazione “congelata” a Bungalow, con Michael che porta a 2.647s il suo vantaggio su Anstey e a 5.391s su William.

Cronky-ny-mona, ancora un cambiamento in classifica, non più leader Michael Dunlop ma in testa torna ad esserci Bruce Anstey, che infligge subito tre secondi di distacco al giovane Dunlop; alle loro spalle Dean Harrison si porta al sesto posto ai danni di James Hillier. Così prima della fine del primo giro: Bruce Anstey (130.2570mph), Michael Dunlop (+3.321s), William Dunlop (+5.276s), J. McGuiness, G. Martin, D. Harrison, J. Hillier, C. Donald, G. Johnson, C. Cummins.

Fine del primo giro. Chiude il primo giro Bruce Anstey in 17 minuti 53 secondi e 954 millesimi, alle sue spalle: Michael Dunlop (+3.574s), William Dunlop (+6.420s), J. McGuiness, G. Martin, D. Harrison, J. Hillier, C. Donald, G. Johnson, C. Cummins. Intanto si ferma ai pit stop l’altro pilota locale, Dan Kneen, per effettuare alcune regolazioni alla propria Suzuki.

Secondo giro. Situazione stabile in classifica al rilevamento di Glen Helen, con Anstey che non guadagna molto su M. Dunlop (+3.772s) ma incrementa di due secondi su William (+8.522s).

Passaggio a Ballaugh, in classifica Cameron Donald beffa Hillier che a sua volta sopravanza Harrison, mentre Michael Dunlop guadagna qualche decimo sulla testa della corsa,perde altri due secondi William. Bruce Anstey (136.8956mph), Michael Dunlop (+3.159s), William Dunlop (+10.627s), John McGuinness, Guy Martin, Cameron Donald, James Hillier, Dean Harrison, Gary Johnson, Conor Cummins. Al passaggio a Ramsey Anstey perde il vantaggio che stava accumulando su M. Dunlop, ora in ritardo da lui di solo 1.994s, alle loro spalle Cameron Donald sopravanza Guy Martin, portandosi in quinta posizione provvisoria.

È la volta di Bungalow, e James Hillier riporta la sua Kawasaki davanti la Suzuki di Guy Martin. La classifica diventa: Bruce Anstey (136.47816mph), Michael Dunlop (+3.066s), William Dunlop (+17.167s), John McGuinness, Cameron Donald, James Hillier, Guy Martin, Dean Harrison, Gary Johnson, Conor Cummins.

Rilevamento a Cronky-ny-mona, prima dell’unico rifornimento della giornata, situazione invariata. Fine del secondo giro percorso da Anstey in 17 minuti 42 secondi e 674 millesimi, seguono M. Dunlop, W. Dunlop, McGuinness, Donald, Hillier, Martin, Harrison, Johnson, Cummins.

Il primo a rientrare per il rifornimento è Bruce Anstey, velocissimi i ragazzi del team Padgett; entrano in parata in pit lane Cameron Donald e Guy Martin. Nel frattempo a Ballacrayne si ritira Paul Owen, mentre in pista Ian Logher (che ieri ha annunciato come questo sia il suo ultimo TT) e David Johnson battagliano “on the road”.

Terzo giro. Il leader sul tracciato, dopo la sosta ai pit stop, diventa il leader della corsa Bruce Anstey; in classifica McGuinness si avvicina ad insidiare il podio virtuale di William Dunlop e Dean Harrison porta  di nuovo la sua Yamaha davanti alla Tyco Suzuki di Martin. Così a Glen Helen: Bruce Anstey (111.2608mph), Michael Dunlop (+5.637s), William Dunlop (+29.707s), John McGuinness (+30.970s), Cameron Donald, James Hillier, Dean Harrison, Guy Martin, Gary Johnson, Conor Cummins. Al rilevamento di Ballaugh M. Dunlop riduce il suo distacco dalla Honda #5 e si porta a +3.618s, la classifica non subisce cambiamenti.

Passaggio a Ramsey e Anstey aggiunge un secondo fra se ed il suo diretto inseguitore M. Dunlop, mentre transita per Ramsey Hairpin scuote la testa Guy Martin, la sua Suzuki rallenta sembra avere, ancora una volta,  problemi, un po’ a sorpresa riparte, ovviamente l’inconveniente lo fa scivolare al nono posto provvisorio. Tutto “tranquillo” al rilevamento di Cronky-ny-mona, la classifica non subisce altri cambiamenti, si va verso la fine de il terzo giro che si chiude con l’ennesimo cambiamento: Bruce Anstey conclude in 18 minuti 35 secondi e 710 millesimi, inseguono alle sue spalle Michael Dunlop (+4.103s), John McGuinness (+39.809s), William Dunlop, Cameron Donald, James Hillier, Dean Harrison, Guy Martin, Gary Johnson, Conor Cummins.

Quarto ed ultimo giro. Al rilevamento di Glen Helen il leader Anstey perde ancora il proprio vantaggio, sembra di rivedere la gara di lunedì mattina, resta al comando ma ha +1.475s di vantaggio su M. Dunlop, pochi. Alle loro spalle si riprende il gradino più basso, virtuale, il fratello William, staccato di +36.565s, il resto della top ten è: J. McGuinness, C. Donald, J. Hillier, D. Harrison, G. Johnson, G. Martin, C. Cummins.

A Ballaugh il cambiamento, Michael Dunlop rompe gli indugi e si porta di nuovo in testa alla classifica, con un copione che ricalca quello già visto lunedì in gara 1 e distacca subito Anstey di +1.513s, resiste terzo suo fratello William a +38.409s. nessun cambiamento alle loro spalle.

Ci si avvicina al Mountain Mile e a Ramsey Michael assicura un altro secondo fra se ed il diretto contendente alla vittoria; solo 5 decidimi di secondo fra William e McPint, il terzo gradino è più incerto che mai. A Bungalow di nuovo scambio di posizioni fra McGuinness e W. Dunlop e ancora 5 decimi fra i due, invariata il resto della classifica, si va verso l’ultimo rilevamento, Cronky-ny-mona, prima del traguardo finale, con Martin che sopravanza Johnson: M. Dunlop (132.4938mph), B. Anstey (+2.254s), McGuinness (+42.871s), W. Dunlop (+43.643s), Donald, Hillier, Harrison, Martin, Johnson, Cummins.

Bandiera a scacchi. Michael Dunlop vince la Monster Energy Supersport Race 2. Percorre l’ultimo giro in 17 minuti 35 secondi e 659 millesimi. Stabilisce un nuovo record sul giro, per la classe Supersport, alla media di 128.6665mph ! alle sue spalle non può niente Bruce Anstey in ritardo di 2.313s, altro podio per John McGuinness (la vittoria in questa categoria era molto improbabile) attardato di 43.791s, seguono William Dunlop (non riesce a ripete il risultato di lunedì), Cameron Donald (un po’ in ombra), James Hillier e Dean Harrison (entrambi portano a casa l’ennesimo ottimo risultato), Guy Martin (continuano i problemi alla sua moto, qualsiasi cilindrata sia, riuscirà mai a vincere al TT?), Gary Johnson (si riscatta dopo le noie al motore della sua MV Agusta in gara 1), chiude la top ten Conor Cummins (prestazione molto in ombra la sua, specie se paragonata a quella del suo compagno di squadra).

Un’altra pagina è stata scritta, ed ancora una volta il vincitore è il giovane di casa Dunlop, per chi pensa che si stia “abituando” la risposta è negativa, lo si comprende ancora una volta nella sua voce emozionata al parco chiuso. Che dire? Quattro vittorie in quattro gare disputate, il record 5/5 fatto da Ian Hutchinson nel 2010 inizia a vacillare. È già storia.


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