MOTOLOGY

CI VEDREMO DI LÀ JAMES COWTON

JAMES COWTON CORRE IN CIELO ADESSO

Sono in difficoltà nel parlarvi di James Cowton.
Nelle ultime giornate il mondo delle corse su strada è stato messo a dura prova.

La notizia di ieri di James, non ve lo nego, ha definitivamente messo ko molti, piloti e team manager compresi.
Un altro campione raggiunge l’heaven team.

Alla North West200 di quest’anno vi avevamo raccontato la prima vittoria di James in questo evento.

Una vittoria combattuta, incerta fino all’ultimo e proprio per questo indimenticabile per la determinazione con cui è stata ottenuta.
Ma James non ha vinto solo questa gara.

Fra gli specialisti ad Oliver’s Mount, inconfondibile il suo stile, quel piegare la moto fino a sfiorare con la spalla la cunetta. Vincitore sui tracciati irlandesi più importanti, quali Cookstown, Armoy e l’Ulster Grand Prix. Nel 2014 è stato il vincitore del Duke Road Racing Ranking Championship.

E poi il traguardo ambito da tutti, raggiunto da pochi. Nel 2012 ha fatto il suo esordio sul Mountain Course, al Manx Grand Prix vincendo la Newcomer Race C.

Anche al TT in questi anni ha ben impressionato.
Pilota privato, dall’anno scorso James vestiva i colori del team McAdoo.

In questi giorni alla Southern100 avevano visto la sua determinazione, su un tracciato che considerava il suo preferito.

Fidatevi quando scriviamo che sono notizie che non vorremmo mai dare, perché chi ha provato una volta cosa voglia dire non vivrà mai più le corse nella stessa maniera.

Non conoscevo molto James, ma due cose posso raccontarle.

Nel 2017, una mattina girovagavo per il paddock, volevo vedere le sue moto, il team McAdoo ha delle livree bellissime, da sempre.

Ho impiegato parecchi minuti per riuscire a fotografare la sua Lightweight, perché il meccanico ci stava lavorando (ed io non sono una brava fotografa). James era lì e si è accorto, facendomi segno che quella di Michael Dunlop era pronta, ma io volevo fotografare la sua. La sua reazione di sorpresa al mio “but it’s not your bike” (non è la tua moto) ha colpito me.

Durante il Classic TT invece alla sera ci si ritrovava tutti al Jaks. Ci salutavamo, pensavo per gli amici in comune, e invece no. Dopo un paio di giorni anche incontrarsi in paddock e scambiare un saluto veloce, ridendo se la sera prima c’era stato qualche brindisi di troppo, è diventato normale.

Per me sono questi piccoli episodi che rendono grande una persona, perché il pilota non è in discussione.
Il nostro pensiero in queste ore è per la sua famiglia, Chloe, i suoi amici ed il suo team.

Mai come oggi vorrei poter mandare indietro le lancette del tempo e riportarci tutti almeno a tre mesi fa.

Ride Free James.

Ringrazio Lucas Croydon Photography, Martyn Wilson per Pitlane Photography e Road Racing Daily per essersi uniti a noi nel ricordo di James Cowton.


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