MOTOLOGY

COOKSTOWN100 DEREK SHEILS MAN OF THE MEETING

WILLIAM DUNLOP, MALACHI MITCHELL-THOMAS FRA GLI ALTRI VINCITORI

La 94° Cookstown100, sul Orritor circuit, è stata caratterizzata, senza ombra di dubbio, dal meteo.

La giornata di venerdì ha viso le prove di qualifica svolgersi con temperature estreme e nevischio.. La direzione gara ha comunque provato a rispettare il programma iniziale così, dopo le prove, ha avuto il via la prima gara, la Greenvale Hotel Senior Support B, da disputare su 6 giri, dalla pole Vic Allan. Al via resta al comando Allan, tallonato da Leon Murphy a soli 0.171s, in ritardo a quasi due secondi e mezzo Martin McGrath, quattordicesima posizione provvisoria per Yvonne Montgomery. La gara viene però interrotta, Mark Johnston scivola infatti a Craigmount, nessuna conseguenza per lui, ma sul manto stradale si riversa dell’olio. La direzione agra prova a lavorare per una ripartenza, così dopo aver disputato due giri di warm up, si ricomincia. Questa volta è Leon Murphy il più veloce, che riesce a staccare Vic Allan di poco più di un secondo e mezzo, seguito da Johnathan Gormely, James Chawke e Martin McGrath, nona posizione per Yvonne Montgomery. Al secondo giro è sempre Murphy a fare segnare il miglior tempo, con 1.36:249s, gara senza troppe preoccupazioni per lui, il primo inseguitore, Allan, quasi a quattro secondi e mezzo, perde due posizione la Montgomery. Terzo e penultimo giro è McGarth a portarsi in seconda posizione, , mentre anche Chawke ha la meglio di McGarth; perde altre due posizioni la Montgomery. La vittoria va a Leon Murphy, seguito da Vic Allan, che riesce a riprendere la posizione, così come Martin McGrath. Qui, a pagina 14, la classifica completa.

A questo punto dovrebbe svolgersi l’Open race B, il meteo è più bizzarro che mai, nevischio con sole.. dovrebbero essere sei i giri da percorrere per la The Royal Hotel Open Brace, ma a causa del sole ormai basso il via subisce un ritardo. Si parte ma al primo giro Stephen Tobi scivola all’ultima curve, rider ok ma la direzione gara decide di annullare il programma di gare. Tutto rimandato ad oggi, sabato 30 Aprile.

La giornata inizia dopo il temporale che accompagna il risveglio dei primi mattinieri, anche se le previsioni meteo sono più che mai incerte. Si comincia con le sessioni di qualifica per la classe 400cc, mentre il tracciato si asciuga in fretta (per fortuna).

La prima gara è la Braeside Bar&Restourant Supersport Invitation race, sei i giri da percorrere e Paul Jordan in pole. Al via scatta bene Derek McGee, che si porta subito in testa, seguito da Malachi Mitchell-Thomas, a 0.656s, terzo James Cowton, seguono Willian Dunlop, Dan Kneen ed il poleman Jordan, seguito da Michal Dokoupil. McGee prova a scappare, fa segnare il miglior tempo (1:30.973), ma Mal ha recuperato due decimi, alle sue spalle c’è ora lo specialista della categoria, Dunlop, seguito da Kneen e Cowton, che ha perso due posizioni, ma a solo 0.174s dal mannese. Terzo giro, metà gara quindi, ancora fastest lap ad opera di McGee, 1:30.687 stavolta, ma alle sue spalle Mitchell-Thomas è a meno di due decimi e porta con se Dunlop e Kneen. Arriva infatti la zampata di William Dunlop, che si porta al comando nel quarto giro, distanziando subito McGee di quasi un secondo e mezzo, mentre Malachi deve fare attenzione a Dan Kneen a 0.138s dalla Honda #4. Siamo nel corso del quinto giro, quando viene esposta la bandiera rossa, vittima di una caduta a Macney è proprio il newcomer che sta stupendo tutti; Malachi Mitchell-Thomas danneggia irrimediabilmente la moto, viene soccorso dai medici ma rientra in paddock, dichiarato poi fit to race. William Dunlop vince la gara ad invito, condividono il podio con lui Dan Kneen e Derek McGee. Qui, pagina 16, la classifica completa.

Come sempre il ritmo in questi eventi è serrato, con l’incognita meteo si cerca di perdere il minor tempo possibile. È la volta della The Royal Hotel Open B race (quella interrotta ieri), cinque i giri da percorrere. Dalla pole è pronto Scott Campbell, fin dal via è chiaro si tratti di un affare fra Paul Williams e Paul Gartland, con il primo che s trova in testa i primi due giri, senza riuscire però a scappare. Al terzo giro un errore ed al comando passa Gartland, con Campbell che approfitta e si porta al terzo posto, John Horgar e Williams distanti. Al terzo giro, quindi seconda metà di gara, è Horgan alle spalle di Gatland, ma i pochi decimi di vantaggio su Campbell non sono sufficienti, perde infatti la posizione al passaggio successivo. Paul Gartland vince la Open B race, Scott Campbell e John Horgan chiudono il podio, qui, a pagina 17, l’ordine di arrivo completo.

Terza gara è la The Royal Hotel Open A Non Championship race, subito una fra le più attese, con sei giri in programma. Nonostante la caduta è in griglia Malachi Mitchell-Thomas; mentre Dan Kneen testa per la prima volta la sua R1 in versione stock. Autore della pole position è Derek Sheils, al via è proprio l’alfiere del Cookstown BE Racing team ad essere il più veloce, seminando Derek McGee, a già 1.106s, tallonato da Kneen (0.131s il ritardo del mannese), seguito da Mitchell-Thomas, Dunlop, Brian McCormack, John Walsh. Secondo passaggio. Sheils chiude con 1.26030, ma è McGee il più veloce, 1.25:699 per lui, abbastanza al sicuro da Mitchell-Thomas, Kneen, mente McCormack ha la meglio su Dunlop. Terzo giro, di nuovo Sheils il più veloce, stavolta 1:25.352s per lui, e guadagna altri due decimi su McGee, in ritardo a quasi due secondi c’è Mal, che a sua volta ha un margine di 1.529s su Kneen. Derek Sheils non mostra segni di cedimento, chiude il quarto giro in 1:24.724s, guadagnando altri due decimi sul secondo; il leader di gara non vuole però vincere, vuole dominare e chiude il penultimo giro in 1:24.513s, ora il ritardo di McGee supera di due secondi; alle loro spalle Malachi deve fare attenzione a Kneen, ora a due decimi e mezzo. Derek Sheils vince la The Royal Hotel Open A Non Championship race, sul podio con lui Derek McGee e Malachi Mitchell-Thomas, che prosegue la serie di risultati positivi, ai piedi del podio Dan Kneen. Qui, pagina 17, la classifica completa.

Quarta gara della giornata, tocca alla Mid-Ulster District Council Moto3, anche in questo caso sei giri da percorrere, in pole Adam McLean. Gara senza troppe emozioni, al via si porta al comando Paul Jordan, che amministra subito un buon margine su Sam Wilson, diretto contendente al podio; alle loro spalle si giocano il terzo gradino del podio Paul Robinson e McLean, mentre Gary Dunlop non riesce a recuperare il gap che lo relega in settima posizione, distanziato dal compagno di squadra, Derek McGee e Nigel Moore rispettivamente. Paul Jordan vince la gara, con lui Adam McLean e Sam Wilson chiudono il podio, qui (pagina 7) la classifica completa.

Inizia a piovigginare quando è il turno della VW Audi Bitz Supersport A, sei giri da percorrere, sempre Paul Jordan in pole; assente per i danni riportati nella prima gara Malachi Mitchell-Thomas. Al via è Derek McGee il più veloce, che lascia alle sue spalle il poleman Jordan, lo specialista della categoria, William Dunlop, Dan Kneen e James Cowton; i distacchi fra loro non arrivano a tre decimi, in ritardo Michal Dokoupil. McGee prova ad imitare il suo omonimo, ma a segnare il giro più veloce è lo specialista, William Dunlop, che chiude in 1:27.079s. Alle sue spalle, in ritardo di 1.007s, c’è il mannese Kneen, seguito da Cowton, Jordan e Dokoupil. Metà gara e poco più di due i decimi di vantaggio per il leader, mentre è Dan Kneen il più veloce in pista e chiude il suo giro in 1:26.549s. Il passaggio successivo, con poca sorpresa forse, vede William Dunlop passare in testa e, senza troppa fatica, distanzia subito di un secondo e due McGee, che ora deve difendersi da Kneen, a 0.219s dalla sua Yamaha, ma tallonato a sua volta da Cowton. Gara assolutamente perfetta di Dunlop, che segna un altro giro record (1.25:660s), mentre Kneen, secondo, è a quasi due secondi e mezzo dalla R6 #6 e deve fare attenzione a McGee a 0.171s. William Dunlop vince la VW Audi Bitz Supersport A, sul podio con lui Derek McGee e Dan Kneen, ai piedi del podio James Cowton, Paul Jordan e Michal Dokoupil. Qui l’ordine completo di arrivo ( pagina 21).

Cookstown100-Race

È il momento della VW Audi Bitz Supersport B, cinque i giri in programma. In pole c’è Dennis Booth. Gara senza troppo colpi di scena con Tommy Henry che parte bene ma con Timothy Elwood che risale in fretta la classifica e amministra bene il vantaggio sugli inseguitori, lasciando l’affare per il podio una questione fra Henry, Mike Norbury e Brad Vicars. La gara viene interrotta nel corso del quinto giro. Timothy Elwood vince la supersport B race B, Tommy Henry e Brad Vicars chiudono il podio. A pagina 15, qui, l’ordine completo di arrivo

Tocca subito alla Cookstown Caravans / Drew Stewart Junior Support A, caratterizzata da due giri di warm up e 5 di gara. Gara senza troppo colpi di scena, dalla pole James Chawke scatta bene mantenendo la testa della classifica,praticamente inesistenti gli attacchi alla sua leadership. Alle sue spalle si alternano invece Veronika Hankocyova, che resiste in seconda posizione finché una perdita di potenza nel motore della sua Kawasaki non la costringe al ritiro; ne approfitta quindi Scott Miller che sale in seconda posizione. James Chawke vince la Junior Support A race, sul podio con lui Scott Miller e Paul Hurley. Qui, pagina 14, l’ordine di arrivo completo di gara.

Segue la Cookstown Caravans / Drew Stewart Junior Support B, anch’essa con cinque giri in programma. In pole c’è John Cahill, ma a scattare meglio di tutti è Philip Crosbie, che conduce al comando e senza intoppi, tutta la gara. Alle sue spalle nessun problema per Michael Brookes, che segue con buon margine sugli inseguitori; alle sue spalle invece è lotta fra il poleman, Wayne Martin e Stephen Morrison, che stoicamente partecipa nonostante la contusione al ginocchio dopo la caduta a Tangradee settimana scorsa. È proprio quest’ultimo ad avere la meglio nel corso dell’ultimo giro. Philip Crosbie taglia per primo il traguardo, la direzione gara però gli assegna una penalità di 60 secondi per partenza anticipata, la vittoria viene dunque assegnata a Michael Brookes, secondo Stephen Morrison e terzo John Cahill. Qui, pagina 19, la classifica completa.

Nona gara della giornata è la Keylite Junior Classic. Come la gara che l’ha preceduta poche emozioni, dalla pole scatta bene, mantenendo la posizione, Barry Davidson che vince la gara. Alle sue spalle George Stinson e Sam Kinkead. Qui la classifica completa, pagina 8.

Si prosegue ed inizia una delle gare più attese, la Hayes Fuels Supertwin race A. Sette i giri da percorrere, quando in pole c’è il ceco Michal Dokoupil. Al via è però Derek Sheils a portarsi al comando e prova a seminare il poleman, che deve fare attenzione all’altro alfiere di casa Burrows, Malachi Mitchell-Thomas, a 0.269s, seguono James Cowton, Paul Jordan, Rhys Hardisty. Undicesima posizione per Maria Costello. È il secondo passaggio quando Sheils deve iniziare a guardarsi le spalle, in seconda posizione c’è infatti il suo compagno di squadra, Mal è a soli 0.417s dalla vetta, nonostante sia di James Cowton il giro più veloce, 1.30:747s, mentre si riavvicina ad Indi terzo. Scivola in decima posizione Hardisty, davanti alla Costello. È il terzo giro quando senza indugi Malachi Mitchell-Thomas porta la sua Kawasaki #4 davanti a tutti e dar via al suo tentativo di fuga. Alle sue spalle risala Cowton che in un solo passaggio riesce ad avere la meglio prima su Dokoupil e poi su Sheils. Malachi Mitchell-Thomas vince la gara, James Cowton secondo e terzo Michal Dokoupil, quinto, alle spalle di Paul Jordan, Derek Sheils. Qui, pagina 14, la classifica completa.

 Malachi Mitchell-Thomas

Nel frattempo nella zona di Ballymena piove, la direzione gara deve pensare al da farsi, anticipando il Grand Final rispetto al programma. È il momento della Hayes Fuels Supertwin race B, che effettua un giro di warm up prima del via,per percorrere cinque giri. Sembra una gara priva di emozioni, Philip Crosbie scatta al comando, mantenendo la testa della corsa fino al quarto giro, quando è costretto al ritiro. A vincere è quindi Colin Bowles, seguito da Robert Cairns e Tommy Heaphy. Qui, pagina 19, l’ordine di arrivo completo.

Come previsto viene anticipato lo svolgimento della KDM Hire Cookstown race A. Derek Sheils è l’autore della pole e al via mantiene la testa, portando subito a quasi due secondi il vantaggio sul primo degli inseguitori, il suo omonimo Derek McGee, chiuso nella morse del team di John Burrows, ha infatti a poco meno di sette decimi Malachi Mitchell-Thomas, a sue volta ha un margine inferiore ai quattro decimi da William Dunlop, che tiene a bada Dan Kneen, un po’ in ritardo Brian McCormack,nono James Cowton. Al secondo giro Sheils impone il suo ritmo, chiudendo con 1:24.695s porta ad oltre due secondi e mezzo il vantaggio su McGee, che non riesce a fare altrettanto su Mal. Per Sheils inizia una serie di giri veloci, non è semplicemente in testa, sta dominando. Alle sue spalle situazione pressoché congelata, con il solo Cowton che risale in settima posizione. Al quinto giro ancora un giro veloce di Sheils, 1:24.473s questa volta, con McGee ormai nel mirino di Malachi, a meno di tre decimi. È il penultimo giro quando Malachi porta la sua Suzuki in seconda posizione, imitato da Kneen ora terzo. Derek Sheils vince e domina la Cookstown100 race, secondo Malachi Mitchell-Thomas, terzo Dan Kneen, Derek McGee e William Dunlop a chiudere la top five. Qui, pagina 22, l’ordine completo.

Ancora superbike in pista, è il momento della KDM Hire Cookstown race B. al via è chiaro si tratti di un affare fra Paul Williams e Paul Gartland, quest’ultimo ha inizialmente la meglio, ma viene subito passato e “tenuto a bada” fin dal secondo giro. Alle loro spalle si alternano e contendono l’ultimo gradino del podio Callum Laidlaw, Mike Norbury e Matthew Rees. Paul Garland vince la gara, seguito da Paul Williams e Callum Laidlaw. Qui, pagina 22, l’ordine completo di arrivo.

È un susseguirsi di gare, il momento della Bill Eastwood Contractors Senior Classic, da cinque giri. Gara senza emozioni, con Richard Ford che scatta bene al via e mantiene la testa della gara andando a vincere. Seconda posizione per Jamie O’Brien che non riesce ad impensierire il leader, a chiudere il podio Barry Davidson. Qui, pagina 7, la classifica completa.

Terz’ultima gara del meeting è la Greenvale Hotel Senior Support B che si disputa su cinque giri. A differenza di quanto accaduto nella prima gara vittoria di John Horgan che fin dal via amministra la testa della gara, sena lasciar spazio agli inseguitori, secondo Michael Weldon e terzo Mike Norbury. L’ordine completo qui, a pagina 18.

La giornata olge quasi al termine, con il via della Harold Henry Lightweight (400/450) & Forgotten Era, da disputare sulla lunghezza di cinque giri. Al via è Darryl Tweed il più veloce, ma la sua leadership si infrange al terzo giro, quando passa al comando Seamus Elliott, che gestisce senza lasciar spazio a chi lo segue. Inizialmente terzo risale in seconda posizione Michal Dokoupil ed i due iniziano a battagliare. Seamus Elliott vince la gara, Darryl Tweed secondo e terzo Michal Dokoupil. Qui, pagina 10, l’ordine di arrivo completo.

La giornata giunge al termine con la Harold Henry & Sons L/weight (400/450) B – Non Qualifiers. Nella classe 400cc sono Alastair Haworth e Veronika Hankocyova a tagliare il traguardo. Nella Forgotten Era Anthony McColgan e Gary Miller, mentre nella Supersport Non-Qualifiers ad Allan Brodie la vittoria. Qui le classifiche complete, pagina 16.

Un weekend intenso e ricco di emozioni, che chiude la parentesi di preparazione agli eventi internazionali. Fra due settimane inizia infatti la North West200. Quel che è certo, alla luce di questi round è che Derek Sheils, vincitore del premio man of the meeting, è un mastino in sella alla sua superbike. Dan Kneen è assolutamente a suo agio in sella alla R1, William Dunlop si conferma lo specialista della classe supersport. Malachi Mitchell-Thomas pur avendo vent’anni non ha timori, in pista è uno spettacolo vederlo guidare e sa stringere i denti per raggiungere il suo obiettivo.

 Non ci resta che attendere martedì 10 maggio, quando inizieranno le prime prove alla North West200.

Derek Sheils-Man of the meeting

Le foto sono di Niall Doherty che ringraziamo.


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