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ROAD RACE: MID ANTRIM150 NEL SEGNO DI MALACHI MITCHELL-THOMAS
- Updated: 2 Aprile 2016
PRIMA GARA DELL’ANNO, IL DEBUTTO SPETTACOLARE DI MALACHI, LE VITORIE DI FARQUHAR E SHEILS
Anche il campionato irlandese di corse su strada è ricominciato; prima tappa della stagione la Mid Antrim150. Un tracciato storico che, nella sua prima configurazione vide la luce nel 1946, mancava dal calendario dal 2013, quando problemi economici nell’organizzazione ne hanno costretto al forfait. Questo weekend ha visto il suo ritorno e con esso l’esordio, in terra irlandese, di Malachi Mitchell-Thomas, nome che inizia ad esser noto nell’ambiente (e non mi stancherò mai di dire con orgoglio, che vi avevo segnalato già due anni fa); ma procediamo con ordine. Non solo lui fra i debuttanti dalla pettorina arancione, fra questi anche Gary Dunlop se il cognome suona familiare, beh si tratta proprio del figlio del compianto Joey che fa il suo ingresso nel mondo che ha reso il padre (e lo zio) leggende. Presente anche Dario Cecconi, unico italiano iscritto.
Come spesso, purtroppo, accade l’incognita della pioggia si è rivelata reale, portando ritardo nella gestione del programma, sia nella giornata di ieri,venerdì, che in oggi, sabato, giornata interamente dedicata alle gare. Venerdì nel corso delle prime prove le classi superbike e supersport ci hanno regalato le prime avvisaglie di quello che sarebbe stato un weekend da incorniciare.
Un primo assaggio lo si è avuto dalla prima gara della classe supersport, la 600cc Race, a chiusura della giornata di venerdì. Dopo una partenza dalla terza posizione l’alloro del vincitore è stato consegnato proprio all’esordiente Malachi Mitchell-Thomas che, in sella alla Honda 600 del Cookstown BE Racing, non si è fatto intimorire né dal nuovo ambiente né tanto meno dalle condizioni meteo, tagliando il traguardo con un vantaggio di 5.261s su Michael Sweeney, sulla R6, sul terzo gradino del posto Colin Stephenson. Segnaliamo la nona posizione di Michal Dokoupil. Qui l’ordine di arrivo completo (a pagina 9)
Passiamo alla giornata di oggi. La pioggia di ieri ha reso le strade difficili da praticare, per via del fango portato dai mezzi (il paddock è tutt’altro che paragonabile a quello che si vede in tv, sito nei campi che costeggiano il tracciato) e la direzione ha dovuto accertarsi dell’avvenuta pulizia prima di porre in pericolo i piloti, modificando il programma rispetto alla comunicazione iniziale (cosa abbastanza frequente nell’ambiente).
Con circa un’ora di ritardo rispetto alle previsioni la giornata ha inizio, dopo lo svolgimento della Parade Lap, un’istituzione imperdibile!
Ad aprire le danze è Harley’s Bar, KilKeel Junior Support race, tra gli iscritti Stephen Morrison, Yvonne Montgomery e Veronika Hankocyova. Prima fila composta da Marc Ironside, Kris Duncan e Philip Crosbie, non prende il via Morrison a causa di un problema tecnico sulla sua Kawasaki. Vittoria annunciata per Marc Ironside, che scatta bene dalla pole e mantiene la testa su Kris Duncan, alle loro spalle è invece Robert Cairns a salire sull’ultimo gradino del podio, sfruttando il ritiro di Philip Crosbie nel corso del terzo giro. Qui la classifica completa (a pagina 7), segnaliamo il sesto posto finale di Veronika Hankocyova.
Si prosegue con la Junior Classic, non dimentichiamo che questo calendario da la possibilità a molti di poter partecipare, grazie a queste categorie. A segnare la vittoria è Barry Davidson, che precede sul podio Allan Brew e Freddie Stewart. Qui la classifica completa (a pagina 7).
Si prosegue ancora con una categoria “supporto” e si tratta della Robert Logan Hardware 250cc GP & Lightweight (400/450). I diciannove partecipati sono divisi in cinque iscritti per la classe 250cc, i rimanenti nella Lightweight. La gara viene interrotta dalla bandiera rossa, a causa dell’olio perso da una moto, a seguito della rottura del motore. La direzione gara si prodiga subito nel pulire la strada, lottando con il meteo, che non promette nulla di buono. questo l’ordine di arrivo della classe 250: Neil Kernohan, Paul Robinson, Rhys Hardisty, Sam Dunlop e Bryan Harding. Nella classe Lightweight è invece Ryan Farquhar a salire sul gradino più alto del podio, precedendo Michael Sweeney e Paul Gartland. Qui la classifica completa (a pagina 8).
Quarta gara del programma è la Wilson’s of Rathkenny Senior Support. Quattro i giri da percorrere, fra i suoi iscritti troviamo Dario Cecconi, anche lui alla sua prima esperienza qui e Sarah Boyes. L’affare per la vittoria è una contesa fra Kris Duncan e Allan Broke; è quest’ultimo ad avere la testa della classifica per i primi tre giri, senza riuscire però a mettere strada fra se e l’inseguitore, con un vantaggio massimo pari a 0.244s. A tagliare il traguardo per primo è infatti Kris Duncan, che ha la meglio su Allan Broke, secondo a +2.032s; terzo in ritardo, Sean Seddon. Taglia in tredicesima posizione, su diciannove partecipanti, Dario Cecconi. Qui la classifica completa (a pagina 8).
È il momento di una delle gare attese, la Gregg Transport Superbike race. In griglia in pole position c’è Derek Sheils, sulla superbike del Cookstown BE Racing team; seguito da Ryan Farquhar e dal debuttante Malachi Mitchell-Thomas, a dispetto del compagno di squadra (Sheils appunto) in sella alla Stock; quindi Derek McGee e Michael Sweeney. Cinque in giri in programma per assegnare la quinta vittoria del meeting. Scatta bene dalla pole Sheils, ma meglio di lui è Ryan Farquhar che comanda con 0.175s su di lui, terzo Mitchell-Thomas, in ritardo dalla testa per 0.274s e seguito da Sweeney a 2.694s, da Farquhar. È una gara che non risparmia lo spettacolo, al secondo giro è infatti il più esperto di casa Burrows al comando, non gli riesce però la fuga, solo 83 millesimi di secondo il vantaggio su Malachi. La leadership, come prevedibile cronometro alla mano, passa presto al newcomer, che al secondo giro segna il fastest lap fermando il crono a 2.01.163. Questo giro incredibile gli permette di prende la testa della gara e subito un buon margine su Sheils. Malachi Mitchell-Thomas percorre l’ultimo giro in 1.59-892s e vince la Gregg Transport Superbike race con un margine di 0.802s su Derek Sheils, terzo, con 15.407s di ritardo c’è Michael Sweeney (che si ferma presso il box del team Cookstown BE Racing per complimentarsi con il vincitore). Fuori dal podio Ryan Farquhar, troviamo in decima posizione Michal Dokoupil, in sella in questa gara alla Honda del team Wilson Craig. Qui la classifica completa ( a pagina 9).
Sesta gara è la Spares & Repairs Quarry Plant Two-Strokes, è in questa gara, dedicata sia alle Moto3 -125GP- che alle 250 due tempi, che possiamo vedere due Dunlop iscritti, accanto all’esordiente Gary Dunlop c’è infatti Sam Dunlop, pilota fra promotori della “salvezza” dei due tempi sui tracciati di casa, presente anche Sara Boyes. Quattro i giri previsti, fin da subito è chiaro che non ci sia storia per i contendenti. Scatta bene Rhys Hardisty che già al primo giro ha un vantaggio di +3.097s su Paul Robinson, che si raddoppia su Adam McLean terzo, seguito a pochi decimi da Paul Jordan e proprio dal duo composto da Sam e Gary Dunlop. Gary deve far attenzione a Nigel Moore, pilota esperto della categoria, a soli dieci millesimi di ritardo. A tagliare il traguardo davanti a tutti è, come prevedibile, Rhys Hardisty, con un margine di 1.241s su Paul Robinson, rimonta per Paul Jordan che chiude la classifica del podio, davanti a Adam McLean, Nigel Moore, Sam Dunlop, Gary Dunlop. Decima posizione per Sarah Boyes. Qui la classifica completa (a pagina 7)
Mancano tre gare, settimana è la Hill Contracts Supersport race, cinque i giri in programma. Come già avvenuto ieri in pole Derek McGee, seguito da Michael Sweeney e Malachi Mitchell-Thomas; sei i giri previsti. Non c’è storia, scatta bene dalla terza posizione il vincitore di ieri, Mitchell-Thomas, con Sweeney che segue a poco meno di tre decimi, terzo a già oltre un secondo e mezzo Paul Jordan, tallonato da Colin Stephenson. Nessuna speranza per chi segue, salvo un errore del giovanissimo newcomer; alle sue spalle risale Michal Dokoupil, che dalla sedicesima posizione in griglia risale fin dalla partenza (undicesimo alla fine del primo giro) fino al sesto posto finale. Il podio vede quindi Malachi Mitchell-Thomas, che conquista la terza vittoria dell’evento), secondo Michael Sweeney e terzo Paul Robinson. Qui l’ordine di arrivo completo ( a pagina 13).
Ottava gara la Diamond Trucks Senior Classic & Forgotten Era race. Sei gli iscritti, per una gara composta da quattro giri. L’ordine di arrivo finale il seguente: Allan Brew, Gary Jamison, Freddie Stewart, Sean Leonard e Stuart Robinson.
Nel frattempo ha ricominciato a piovere.
Nona e e penultima gara della giornata la Clough Glasgow Rangers Supporter’s Club Supertwin con sei giri previsti. A scattare dalla pole c’è Malachi Mitchell-Thomas, alla sua seconda gara in sella alla bicilindrica, precede in prima fila Adam McLean e Marc Ironside; solo quinto l’esperto della categoria, Ryan Farquhar. Al via è proprio il veterano Farquhar ad avere la meglio su tutti ed a tagliare il traguardo del primo giro per primo, seguito da un ottimo Michal Dokoupil, solo quarto e quinto Mitchell-Thomas e Sweeney. È una gara però da risultato incerto questa, al terzo giro è infatti Dokoupil ad avere la meglio su Farquhar, che subisce il sorpasso anche da Malachi, ora secondo. La nuova leadership dura poco, infatti già dal passaggio successivo è di nuovo al comando Farquhar. Prova a riavvicinarsi Mal, che taglia il traguardo dell’ultimo giro con un ritardo di soli 0.099s dal comando. La vittoria va però a Ryan Farquhar, per soli 0.078s su Malachi Mitchell-Thomas, terzo gradino del podio per Michael Sweeney. Qui l’ordine di arrivo completo ( a pagina 7)
Arriviamo alla gara conclusiva, la JFM Building Services Grand Final, con in programma sei giri. Al via parte bene Derek Sheils che, ancora una volta, deve guardarsi le spalle dal nuovo compagno di squadra, che chiude il primo giro con un ritardo di 0.445s; a quasi un secondo e mezzo c’è Michael Sweeney, ottavo in risalita Michal Dokoupil. La gara è tutt’altro che scontata, infatti Malachi non impiega molto per portare la sua Suzuki #4 davanti a tutti e facendo segnare il giro più veloce (2.06.544); situazione invariata alla fine del terzo passaggio, un altro giro veloce di Mitchell.Thomas, ora 2:06.129s. Non può però adagiarsi sugli allori, il compagno di squadra non ci sta a lasciargli la vittoria finale, e recupera il ritardo tagliando il quarto giro con meno di mezzo di secondo di svantaggio, poco da fare per Sweeney che segue a quasi due secondi e mezzo. Un giro alla bandiera a scacchi ed è Derek Sheils al comando, taglia il traguardo con soli 62 millesimi dal compagno di squadra, perde ancora qualcosa Sweeney. La vittoria finale va a Derek Sheils, doppietta in casa Cookstown BE Racing, poiché secondo c’è Malachi Mitchell-Thomas, terzo Michael Sweeney. Questo l’ordine di arrivo completo (a pagina 16).
Un primo round che ha senza ombra di dubbio ampiamente soddisfatto le aspettative. Malachi Mitchell-Thomas si rivela il man of the meeting, con tre vittorie e due secondi posti nelle cinque gare alle quali partecipa, senza dimenticare i due terzi posti in griglia e la pole. A lui è dedicata la copertina, non tanto per questioni “campanilistiche”, dal momento che vi parlo di lui fin dai suoi esordi nel mondo delle road race, quanto per lo stupore di tutti per questo esordio così brillante. Prossimo appuntamento il 22-23 Aprile, quando (come di consueto nel calendario) ci sarà la Tandragee100, oltre ai nomi di Sheils, McGee, Mitchell-Thomas e Farquhar sono previsti William Dunlop e Dan Kneen (all’esordio con la R1 Mar-Train).
La foto di copertina è di Niall Doherty che ringrazio per la gentile collaborazione.
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