MOTOLOGY

Buon Compleanno Cowboy!

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Oggi è il compleanno di Colin Edwards,  Texas Tornado, o cowboy delle due ruote

Compie oggi le sue prime 40 primavere Colin Edwards, un pilota old school che sa sempre come rinnovarsi.

In un suo recente racconto, Colin Edwards, spiegava che, per lui, la vita in Texas, risulti abbastanza noiosa e fin troppo agiata. In molti anni di carriera professionistica, il pilota di Houston, è riuscito a conquistarsi il consenso della critica e, come precisa spesso e volentieri “un mucchio di soldi, ed altrettanti li ho spesi male”.

Nato in un vastissimo deserto, tra vacche e pozzi di petrolio, il piccolo Colin, con la complicità del sua suo babbo australiano, si innamorò ben presto di due oggetti molto particolari ed assolutamente in voga da quelle parti: le pistole e le moto.

Poiché per la carriera di cowboy, egli risultasse troppo piccolo, Colin decise di condividere la passione del padre, altro centauro e, a soli 3 anni, gironzolava già su una mini-moto; a 4 anni corse le sua prime gare con le moto da cross, tanto da divenire, nel giro di poco tempo, il più vittorioso bambino nelle classi 50 ed 80cc.

Era nata una stella, proprio come quella degli sceriffi, che non sarebbe nemmeno guastata, considerando il look da Clint Eastwood del piccolo texano.

Dopo una pausa dal cross, intorno ai 14 anni, e qualche “periodo di distrazione”, Edwards decise, finalmente, di provare a correre nei circuiti in asfalto e, dopo sole poche gare, a sorpresa,  iniziò a vincere, sino ad aggiudicarsi diversi trofei amatoriali. Tutto questo attirò gli sponsor, finché, nel 1992, a 18 anni, Colin divenne un pilota professionista, fino a conquistare il titolo AMA 250cc, in barba ad un certo Kenny Roberts Junior! La moto con cui vinse era la bellissima Yamaha YZR 250, scuola ideale per ogni corridore.

Ovviamente, dalla veccia Europa, tutto questo non sfuggiva agli occhi attenti dei team manager e nella stagione 1995, Colin Edwards debuttò nel Mondiale Superbike in sella alla Yamaha 750 del team Belgarda, con cui ottenne due podi, che diventarono sette la stagione seguente e solo uno, nel 1997.

Il 1998 segnò un grande cambiamento per Edwards e tutta la SBK, con il passaggio del texano al team Castrol Honda HRC, dove iniziò a vincere sfruttando al meglio la vecchia RC45, mettendo in ombra il compagno di squadra Aaron Slight.

Nel 2000, con la nuova VTR SP1 bicilindrica, Colin vinse il titolo SBK ma, secondo alcuni, ciò avvenne a causa del ritiro di King Carl Fogarty e della squalifica di Noriuki Haga per presunto uso di doping. Essendo un duro, ma sensibile allo stesso tempo, Colin Edwards accettò le critiche in silenzio, tanto da preparare, confezionare e servire una vendetta perfetta, nel 2002, ai danni del campione del mondo Troy Bayiliss su Ducati. Epico fu il loro duello finale nell’ultimo round di Imola, in un circuito stracolmo di pubblico e passione, dove il texano conquistò un secondo e meritato titolo mondiale, prima di passare in MotoGP.

Tolti tutti i dubbi sul proprio valore, “Texas Tornado“, dopo un anno in sella alla complicata Aprilia  Cube, passò in Honda con il team Gresini, aggiudicandosi i primi podi e facendosi notare per il bellissimo stile in sella, ed uno lifestyle “unico” fuori dalla pista.

Gli anni successivi Colin corse in Yamaha a fianco di Valentino Rossi, che lo aveva preteso in qualità di sensibile collaudatore, dopo aver vinto in coppia la Otto ore di Suzuka, situazione in cui i due diventarono anche ottimi amici.

Essendo Colin anche il collaudatore Michelin, i maligni, sempre loro, pensarono che il texano sviluppasse moto e pneumatici per Valentino, il quale, si aggiudicò diversi titoli mondiali e Colin, invece, solo qualche podio.

Negli anni a seguire, Texas Tornado gareggiò con moto e team “satellite”, mettendosi comunque sempre in mostra per classe, velocità ed esperienza.

Simpatico, rude, politicamente scorretto. Per questi motivi i tifosi lo amano e lo sostengono…mitiche alcune sue “sparate”: “Perché non sono abbastanza veloce? I ride a piece of shit!”…oppure:”Non ho un manager che curi i miei interessi…non voglio pagare qualcuno per una cosa che posso fare io”.

Di denaro, appunto, Edwards ne ha guadagnato moltissimo, tanto da allestire, in Texas, un incredibile ranch con cavalli, moto e…fucili e pistole!

In questa stagione MotoGP che sta per avere inizio, Colin si è presentato ai test in Malesia, in ottima forma, in sella alla nuova Yamaha Open del team Forward. Il suo segreto personale è: “Tanto sesso e birra”, come ha svelato di recente.

Oggi, a 40 anni suonati, Texas Tornado, ottimo padre di famiglia e gran pilota, di starsene a casa, proprio non ne ha voglia, forse perché ha già tutto, o forse, perché vuole conquistare altro … a Motology, la scorsa estate, confessò questo … leggetevelo qui.

Ricordiamo che Colin Edwards è uno dei 33 piloti presenti nella collezione Motology dei SuperB Kentauros, ovvero, nel prezioso cofanetto con le insegne ufficiali della SBK che celebra i piloti che hanno fatto la storia del Mondiale Superbike. Per acquisti e info basta andare nello shop online di Motology che è aperto 24 ore su 24.

Buon Compleanno Colin!


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