MOTOLOGY

Colin Edwards: con la SBK ho chiuso!

Colin_Edwards_interview_2013

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Abbiamo incontrato Colin Edwards al GP di Misano per due chiacchiere su presente, passato e futuro

Ma voi ve li immaginate due “matti” come Colin Edwards e Claudio Corti insieme nello stesso Team? Non ci è dato sapere se, oltre al box  NGN Mobile Forward Racing condividano anche feste e scorribande, ma l’abbinata ha tutte le carte in regola per essere davvero esplosiva.

Colin non è certo uno che te le manda a dire, basti ricordare le sue dichiarazioni in merito all’ex compagno di Team James Toseland (“è uno stronzo” dichiarò senza problemi), la sua allegria nel concedere interviste in stile hard core o, ancora, la  tranquillità nel difendere le armi che, da buon texano, tiene ben lucide e pronte all’uso, nel salotto di casa.

E poi capita di incontrarlo nel paddock di Misano, ancora più “sottile” di quel che ricordavi e con l’aria beata di chi ha appena fatto il suo dovere (miglior CRT nelle qualifiche).

Fissiamo, dunque, una chiacchierata e ci diamo appuntamento ai piedi del Motorhome di Valentino Rossi … Colin arriva puntuale sullo scooter del team NGN Mobile Forward Racing con portachiavi Honda Repsol e jeans e polo troppo ampi per lui, ma evidentemente comodi.

Un duro in stile pistolero texano? Niente affatto, anzi! Colin si becca subito una bella strigliata perché, al posto della maglietta d’ordinanza del team si presenta con una comunissima polo beige … e così: “Niente foto, così impari!” gli intima la press officer … lui mi guarda, abbassa il capo mortificato e dice “beh possiamo farle sullo scooter che è quello del team, no?” , risposta secca: “NO”.

Ok, ecco come ti ammutoliscono un Colin!

Colgo l’occasione e lo prendo in giro: “Ma Colin dove hai messo la maglietta? Adesso non posso nemmeno vantarmi di averti intervistato, mancano le prove, capisci?” e lui, giù a ridere, mi sistema lo scooter sul cavalletto invitandomi ad utilizzarlo come sedia … scelgo di stare in piedi mentre lui si accomoda su una seggiolina pieghevole con uno smartphone che si rigirerà nella mano per tutto il tempo.

Prima di entrare nel vivo della chiacchierata parliamo un pò della giornata in pista appena trascorsa: Colin è soddisfatto della moto e del set up trovato anche se, a suo avviso, può essere ancora migliorato.

Texas Tornado, così come tutti lo conoscono, di esperienza in categorie diverse ne ha e, quindi, penso di chiedergli cosa ne pensi di questa CRT.

In tutta serenità mi risponde: “Alla fine questa cosa fatta per riempire le griglie di partenza ha funzionato; abbiamo più team e quindi più piloti in griglia, che è positivo. Credo, comunque, che le nuove regole per la prossima stagione renderanno ancora più interessante il campionato“.

A 39 anni con due titoli vinti in SBK, pensi mai ad un possibile ritorno in quella categoria?

La vedo difficile. Io qui mi sento a casa e sono felice … La Superbike di oggi non è più la Superbike che conoscevo… sono cambiate un pò di cose e le griglie vuote lo dimostrano. Incrocio le dita affinché si possa tornare ai fasti di un tempo, ma come pilota non ho alcun desiderio di tornare indietro: mi piace stare qui dove sono”… lo interrompo prima che prosegua per ricordargli che anche la MotoGp è cambiata … e lui ribatte: Oh certo è sicuramente cambiata, ma sai quando  vengo qui lo faccio per lavorare. Ogni volta lascio a casa i miei affetti, mia moglie, i miei figli quindi ogni volta devi pensare che il divertimento e la soddisfazione che provi devono in qualche modo compensare il sacrifico che fai. A me spiace lasciare a casa la mia famiglia, ma adoro correre e la vita da pilota che faccio qui mi diverte e mi da le motivazioni giuste per andare avanti. Sono certo che, se tornassi in SBK, il bilancio non andrebbe in pari”.

Niente derivate dalla serie, dunque, e allora che farai? Hai già accordi per la prossima stagione?

Per la prossima stagione non sono ancora certo al 100%, ma dovrei continuare con il mio team e avere un pacchetto migliore dell’attuale.

Saranno le foto che ingrassano, ma io non ti ricordavo così magro

oh beh, è tutto merito dei jeans: indosso degli ottimi jeans! (ride); no, mia mamma è molto magra e mio padre non è una cosiddetta buona forchetta … ma sai il mio altro business al Texas Tornado Boot Camp mi aiuta molto. Fra gli eventi c’è la Colin Edwards Experience con la quale stiamo fuori 4 giorni tra camp e deserto: si fanno lezioni, si guida, ci si mette continuamente alla prova e ci si diverte in moto, notte compresa. Mi alleno tanto in moto, io non sono un amante della palestra, la palestra mi annoia terribilmente, preferisco correre, nuotare andare in bicicletta e anche giocare a tennis, ma la palestra proprio no!”

Ok lo sport, ma per essere così seguirai anche una dieta

“No, non seguo nessuna dieta perché sono di costituzione aciutta e poi, a differenza degli americani, io so smettere di mangiare quando sono sazio. Sai, in America ti portano delle porzioni giganti, ma quando sono pieno io smetto di mangiare senza problemi. A volte quando esco dal ristorante mi dicono che sembra che non abbia toccato neanche il tavolo, ma non è vero: è solo che mangio quello che mi sento di mangiare. Di solito se sei americano mangi tutto e quindi per loro io sono un pò strano, ma io sono così: sei pieno, smetti di mangiare. E’ facile”.

Si, va beh! Diciamo, che è facile per lui! A quel punto ci  mettiamo a disquisire sulle diverse usanze a tavola e, alla fine, si finisce col parlare di alcool ” Sai“, mi dice Colin “Io sono un vodka man: la vodka la metto ovunque anche nel succo d’arancia, ma non datemi birra altrimenti mi addormento!”.

Ah, ma allora è vera sta cosa della vodka? Mi fa un pò strano abbinare la vodka ad un pilota professionista…

Ma sì, basta sapere quando puoi o non puoi fare una cosa … adesso magari è il momento giusto …” (e ride di nuovo)

Ma anche no, Colin!

Come si dice in bocca al lupo in inglese? “Break a leg”? Ma si può secondo voi augurare ad un pilota di rompersi la gamba?!

Forse ha ragione lui,  è meglio alzare un bicchierino di vodka e… cheers!

Per la cronaca: la gara di Colin Edwards andrà bene, 12° e quindi miglior CRT in pista.


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