
Siamo alle porte di un week-end incandescente per la MotoGp.
Le luci si stanno accendendo sul palco del Circuit de Catalunya, circuito storico che ha visto oltre al famoso “sorpasso” di Rossi su Lorenzo nel 2009 o la prima vittoria di Ducati nel 2003, anche epiche battaglie tra Mansell, Prost, Damon Hill e Schumacher in F1. Pista veloce, ma che non esclude la presenza di saliscendi e curve da raccordare in seconda marcia. Senza ombra di dubbio questa pista è una completa. Sezioni veloci e lente si concatenano per permettere ai piloti la creazione di “linee alternative” e per agevolare lo spettacolo per il pubblico!
Valentino Rossi, galvanizzato dalla lotta con Casey Stoner a Le Mans, ha capito che può dire ancora la sua. Certo, la Ducati in condizioni di asfalto asciutto non sembra la più competitive tra le moto del Mondiale, ma gli ultimi test effettuati al Mugello sembrano aver donato un sorriso al “Dottore” che non riuscivo ad intravedere dal 2008…Sensitivo? forse, ma la velocità di un pilota è fatta soprattutto di consapevolezza nelle proprie capacità e feeling con la moto e in casa Ducati qualcosa sta cambiando….in meglio.
Casey Stoner è sempre l’uomo da battere e sinceramente non credo che il duello con Rossi abbia minato il suo ego, come i media hanno iniziato a sospettare. L’australiano arriva nella pista Catalana sapendo che questa sarà la sua ultima stagione ed eè conscio di essere il pilota che ha ridimensionato un Rossi convinto di vincere, fin da subito, su una Ducati. Di sicuro non è un personaggio che “buca lo schermo”, ma non lo sono mai stati nemmeno i geni della storia (al di fuori di Einstein) e quando scende in pista è focalizzato solo e soltanto sulla velocità e sull’interpretazione del tracciato.
Cal Crutchlow è l’outsider di quest’anno. Il team di Herve Poncharal ha visto “lungo” nella scelta di Cal. Pilota “pazzo” che ha ben fidurato quest’anno insidiando più e più volte gli ufficiali e il suo più “acclamato” compagno Andrea Dovizioso.
Ben Spies, invece, ha iniziato il campionato sottotono…Il confronto con il suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo, sembra impari e la situazione non cambia se lo confrontiamo con i compagni di marca (Crutchlow/Dovizioso). Nelle prime gare, il texano ha accusato diversi problemi con l’anteriore, dovuti a una errata regolazione della forcella, ma una volta adottati i parametri ciclistici di Jorge Lorenzo la situazione non sembra migliorata. Maio Meregalli, team manager di Spies, crede che , in questo gran premio, Ben tornerà a lottare per il podio, proprio come l’anno scorso. Texas Terror sarà carico come una molla alla partenza, tenetelo d’occhio potrebbe rivelarsi decisivo nel tentativo di raddrizzare la sua situazione in classifica generale.
Jorge Lorenzo è in una condizione psicofisica ottimale. A Le Mans è partito e nessuno l’ha più visto…se non a fine gara sul primo gradino del podio! Che dire? Esiste solo un aggettivo per definirlo ed e’…Superiore. Ha dimostrato una solidità strategica e mentale inossidabile durante una gara bagnata e difficile da interpretare. Certo, una moto “a posto” facilita decisamente nel trovare questa condizione, ma anche qui in Catalunya sono sicuro che vedremo un Jorge motivato più che mai davanti al pubblico di casa.
Dani Pedrosa, seppur veloce, sta accusando l’ingombrante presenza di un compagno di squadra campione del mondo. Non è facile avere un compagno di squadra veloce, se poi questo compagno ha vinto il campionato con la tua stessa moto….beh la pressione è alle stelle! Davanti al pubblico spagnolo sono sicuro che scatterà qualcosa nella sua testa, si galvanizzerà e cercherà fin da subito di “scappare” e far sua la gara a suon di giri veloci!
Ora mettete in una scatola chiusa tutte le caratteristiche della pista, le motivazioni dei piloti e le caratteristiche delle moto di cui vi ho appena parlato….scuotete il tutto e quello che troverete sarà una gara piena di colpi di scena! Buona Visione
Redazione Motology.it
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