MOTOLOGY

EICMA 2014: AZIENDA CINESE ESPONE BAULETTI GIVI CONTRAFFATTI

GIVI_confronto_cinesi_Eicma_2014

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L’azienda italiana GIVI, presente in EICMA, ha riscontrato l’ennesima violazione dei propri diritti di privativa industriale segnalando alla Guardia di Finanza una ditta cinese che gli aveva copiato i bauletti.

Non ce ne vogliano gli organizzatori di Eicma che, ovviamente, non possono certo conoscere e controllare tutti i prodotti ivi esposti, ma quanto successo all’azienda italiana GIVI, va nella direzione del post poc’anzi pubblicato proprio qui su Motology.

Siamo in un periodo di crisi, l’utente medio va alla ricerca dell’offerta a tutti i costi e le aziende, di contro, devono assolutamente vendere.

Il problema qual è però? Che le aziende nostrane, sempre pronte ad offrire quello che è universalmente riconosciuto come “Made in Italy”, dunque prodotto dall’indubbia qualità raggiunta con investimenti anche ingenti nella ricerca e sviluppo, si ritrovano oltre al danno persino la beffa.

E’ il caso di GIVI, azienda leader nella produzione e commercializzazione di bauletti e accessori per le due ruote che, proprio qui in Eicma, ha dovuto fare i conti con la “concorrenza” cinese. A due passi dallo stand GIVI  l’azienda cinese YUEQING HENGSHENG MOTORCYCLES FITTINGS CO.LDT ha, infatti, esposto tre bauletti chiaramente contraffatti sul modello di quelli prodotti da GIVI.

Altrettanti bauletti risultano presenti nel catalogo e nel sito web ufficiale della predetta azienda.

Immediata la reazione di GIVI che, tramite i propri legali (Avvocati Luca Sorrentino ed Alessandro Contessini-Aversani), ha presentato atto di denuncia/querela, conseguendo l’immediato e tempestivo intervento del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza che si è presentato nei padiglioni della Fiera di Milano/Rho.

Il Maresciallo Sparascio, trovando riscontro in quanto segnalato da GIVI, ha disposto che i prodotti di illecita produzione fossero immediatamente rimossi dallo stand della ditta cinese presente in EICMA.

GIVI ha inoltre richiesto alla polizia Postale di oscurare il sito web dell’azienda cinese affinchè la clientela non fosse tratta in inganno pensando a prodotti di provenienza italiana.

Effettivamente basta una veloce scorsa al documento fotografico, che pubblichiamo qui di seguito e che mostra a sinistra i bauletti contraffatti e a destra gli originali GIVI, per rendersi conto della servile e poco elegante imitazione effettuata dalla società cinese.

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