MOTOLOGY

REGOLAMENTO TECNICO, TEST, SCHIERAMENTO DI PARTENZA E ASSEGNAZIONE PUNTI

2012 BSB, Round 12, Brands Hatch GP, UK

Il British Superbike ha un regolamento tecnico approvato dopo una collaborazione tecnica di 2 anni tra team, costruttori e tutte le parti interessate.
Il nuovo regolamento ha esordito nel 2012: un corpo regolamentare centrale, che avrà validità fino al 2015, e piccole clausole o postille per ogni anno di gara.
Il suo obiettivo è aumentare le possibilità dei team privati di partecipare alle gare in maniera competitiva, con un occhio alla riduzione dei costi di gestione. Facciamone quindi una veloce panoramica sui punti cruciali, per conoscere meglio il campionato nazionale più bello e famoso al mondo.

Una Superbike presenta una centralina unica che deve essere di serie; mancano invece traction control, launch control e anti-wheeling. Gli interventi permessi mirano ad evitare un’estremizzazione della messa a punto che implicherebbe una lievitazione dei costi: ad esempio sul motore sono permesse solo determinate modifiche, purché vengano mantenuti pistoni e valvole standard.

Dal 2013 in tutte le classi è obbligatoria l’installazione della leva di protezione del freno; tale decisione è scaturita dopo l’incidente occorso a Tommy Hill ad Assen, in cui il freno anteriore si è inceppato causando lo stop del pilota.

Durante il weekend di gara, la griglia di partenza di gara 1 è definita da una formula che richiama quella del mondiale Superbike, mentre lo schieramento di gara 2 è stabilito dai giri veloci realizzati nella prima gara della giornata; capita quindi che chi parte in pole in gara 1 debba poi cedere la prima casella in gara 2 a chi realizza il fastest lap in gara 1, con l’effetto per il pubblico di una griglia a sorpresa e spesso inaspettata!

Un pilota che durante il corso della gara è vittima di una caduta, seppur di lieve entità, può riprendere la pista solo dopo l’approvazione dei commissari. Questa regola, introdotta nel 2012, che mira ad evitare che eventuali perdite d’olio possano sporcare la pista, si traduce di fatto in uno stop, poiché i commissari si trovano in direzione gara e quindi non intervengono tempestivamente.

L’assegnazione dei punti nelle prime 9 gare segue il sistema utilizzato nel mondiale SBK: fanno invece eccezione le ultime tre gare ovvero lo Showdown introdotto nel 2010.
Al termine dei 9 round ad ogni pilota non vengono conteggiati i due peggiori risultati: si otterrà così una nuova classifica in cui solo i primi sei piloti possono aspirare al titolo e vengono chiamati i “Title fighters”. Ogni Title Fighter inizia lo Showndown con un punteggio assegnato di 500 punti a cui vengono sommati i punti guadagnati per ogni podio che ha ottenuto fino a quel momento:
-3 punti per ogni vittoria
-2 punti per ogni secondo posto
-1 punto per ogni terzo posto
Tutti ciò si somma al punteggio standard che prosegue regolarmente, sia per i Title Fighter che per tutti gli altri piloti, durante gli ultimi tre round che portano all’assegnazione del titolo nazionale.


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