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Michael Schumacher: La gara più difficile
- Updated: 8 Gennaio 2014
Mentre scriviamo, Michael Schumacher sta gareggiando.
La sua corsa, questa volta, non prevede giri veloci, gomme da qualifica, strategie o sorpassi, ed il “circuito” in cui si cimenta, è il più ardito, pericoloso ed insidioso, in quanto sconosciuto, buio e solitario.Non ci sono in palio premi e trofei, ma un traguardo ancor più importante ed ambito: la vita stessa.
Il suo avversario non proviene dai go-kart, neppure dalla Formula 3. Il suo avversario si chiama Destino, che gioca beffardo, a volte disonesto, quando meno te lo aspetti, e non te ne fai una ragione quando ti bussa alla porta.
Dobbiamo accettarlo, Michael Schumacher è nato per correre; o meglio, egli è nato per rischiare, per competere, possibilmente molto velocemente, più degli altri, spesso, più veloce di sé stesso.
Dobbiamo accettare come egli sia un vero e proprio predestinato. Il predestinato è un tipo di individuo che non conosce l’impossibile, che è nato per fare meglio di chiunque una qualsiasi cosa perché, secondo pareri illustri, dotato dell’aiuto di Dio.
Michael il predestinato tedesco, voleva forse emulare Sebastian Bach, suo conterraneo e musicista, avendo avuto loro, in comune, grande talento e dedizione, sin da bambini?
Era poco più che infante, e già correva in kart sul circuito del padre, di una famiglia modesta, ma dotata di grande forza e dignità.
Sì, il padre di Michael, che ha visto il figlio diventare prima ragazzo, e poi uomo, collezionare successi e titoli, più di ogni pilota, nella massima categoria motoristica, la Formula 1. Lo ha visto scalare gli altari della Gloria, diventare ricco e famoso. Lo ha visto, a fine carriera, probabilmente “annoiato ed arrivato”, fino a cimentarsi in gare di moto e competizioni di altro tipo….tutte molto pericolose, per i benpensanti ma, il vero pericolo, questo uomo nato per competere ed azzardare, lo viveva, probabilmente, sul divano di casa, tentando di trascorrere una “esistenza tranquilla”, ma imprigionata, poco emozionante.
Una brutta caduta con gli sci sulla neve. Oppure una banale caduta. Ancora non lo sappiamo. Preferiamo non seguire le troppe illazioni divulgate e continuare a tifare, nonché sperare, di rivedere Michael, magari annoiato, ma ancor sorridente, qui in mezzo a noi.
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